(Il Messaggero) – Questi sono i giorni, se non le ore, di Vinicio Fioranelli. Che dovrà uscire allo scoperto. Nel vertice di mercoledì scorso, tra i legali dei due studi che stanno portando avanti le operazioni da due mesi, Gianroberto De Giovanni per la famiglia Sensi, e Nicola Irti per il gruppo del manager italo-svizzero sono state scoperte le carte. Ora Fioranelli deve dare una risposta concreta alla banca, per confermare il suo interesse e portare ad UniCredit le garanzie necessarie. L’influenza della banca resta fondamentale: da fine marzo avrebbe ascoltato almeno tre teorici candidati (uno era Tamraz) e starebbe sfruttando l’aggiornamento dei dati anagrafici chiesto da Italpetroli al Gruppo Fioranelli, anche se fino a fine giugno sarebbe la famiglia Sensi a decidere se, e a chi vendere la Roma. Fioranelli, che nei prossimi giorni sarà ascoltato dalla Consob, avrebbe già pronto un piano di rafforzamento per la squadra ed un progetto per il nuovo stadio. Per il portiere è confermata la pista che porta a De Sanctis, mentre l’idea più affascinante era quella di soffiare Diego alla Juventus (ma ha già firmato per il club bianconero). Per il centravanti chiederà a Franco Baldini di provare il tutto per tutto per prendere Adebayor, punta dell’Arsenal che finirà sul mercato. Capitolo allenatori: ieri Giannini è stato promosso con il suo Gallipoli in serie B. Il primo a congratularsi con lui è stato Fioranelli. Ma in cima alla lista dei desideri dell’agente Fifa si trova Cesare Prandelli: l’idea di tornare sulla panchina giallorossa lo stuzzica non poco. In seconda battuta si trova Ranieri, contattato in passato da Baldini per sostituire Capello. Fioranelli non scarterebbe l’idea di tenere Luciano Spalletti, ma il tecnico toscano ha fatto intendere di voler andare a Torino, destinazione Juventus.