Luciano Spalletti nel corso della conferenza stampa alla vigilia di Roma-Catania ha risposto alle domande dei giornalisti che riguardavano l’aspetto societario, le presunti voci sulla vendita della As Roma e l’eventuale incontro con la Sensi prima della fine della stagione. Spalletti ha ribadito che i Sensi hanno sempre dichiarato di voler trattenere la Roma. Spalletti ha detto chiaramente che il suo futuro lo deciderà lui senza influenze esterne. La frase emblematica di Luciano Spalletti: "Il mio futuro è legato solo a quello che voglio fare io".
Sembra che Rosella Sensi vorrebbe incontrarla prima della fine del campionato.
“I contatti ci sono sempre, al di là del fatto di quello che può essere un confronto diretto con la Sensi. Bruno Conti e Daniele Pradè ci sono sempre a Trigoria, con loro parlo tutti i giorni. Ieri ho parlato anche con Marco Staffoli. Convocazioni non ne ho avute. Potrebbe succedere di incontrare la Sensi, lo faccio sempre volentieri. Ieri è come se avessi parlato con lei, parlando con il marito. Ho letto della fiducia del presidente e mi fa piacere”.
Che idea si è fatto di queste voci?
“Diventa difficile farsi delle idee. Il mio tempo lo impiego per raggiungere questo risultato importante. Mi devo attenere a quello che leggo, perché non posso fare diversamente. Non so ancora il contenuto dell’ultimo comunicato, me lo hanno dato da poco. Dal punto di vista societario non è facile lavorare in un contesto dove tutti i giorni parte un treno. Per le intenzioni future crea attrito. Quando hanno parlato con me i Sensi hanno sempre espresso la volontà di restare e che non ci sono situazioni che permettano di prendere seriamente in esame la possibilità di cessione. Io dico ai ragazzi di andare avanti e di far bene quella che è la nostra posizione. Nei panni della società non facile lavorare in questo modo”.
Il suo futuro a Roma è legato a questa proprietà?
“E’ legato a quello che voglio fare io”.
Se le venisse proposto un prolungamento con la società lei sarebbe disposto a firmarlo?
“Quello che dirò con la società lo dirò a loro, è pericoloso metterlo in mano a lei”.