Parole importantissime quelle che Franco Baldini, direttore generale della Roma, ha rilasciato al Tg1. Ecco quelle raccolte da Romanews:
“Andreazzoli è sempre stato percepito come una soluzione temporanea. Lui ha fatto un gran lavoro, non solo in termini di punti, ma soprattutto ha cambiato l’andazzo. Abbiamo sempre voluto considerare Andreazzoli come un possibile allenatore per la prossima stagione e siamo ancora allo stesso punto. La Roma ha in testa il nome di Allegri? Per carità, come il nome di altri allenatori. La Roma è stata cercata da tanti allenatori perché questi tecnici pensano che la squadra abbiano un potenziale importante. Anche Allegri ha manifestato più volte l’apprezzamento e la stima per la rosa della Roma.
Sono pentito di aver definito pigro Francesco Totti. Quella frase è stata interpretata male: il mio era un atto d’amore nei confronti di Totti. Il mio futuro? nella vita non si può escludere nulla, ma non c’entra la felicità, è solo calcio: non ero ancora arrivato e già si diceva che andavo via. Questo è il calcio, ci sono i risultati. Io me ne sono sempre ritenuto responsabile, prima di tutto delle scelte dei collaboratori, Fenucci e Sabatini. A fine stagione si fa il bilancio e la stagione finisce domenica. Mai detto che voglio andare o che voglio restare. Sono deluso non tanto dai risultati, perché abbiamo ottenuto molto come valorizzazione dei giocatori. Ma non siamo stati capaci di inviare il giusto messaggio. Questa società doveva attuare un cambiamento radicale, dovevamo far capire che stavamo costruendo. La crescita c’è stata e lo dimostra anche l’atteggiamento dei tifosi, che ci hanno dato un appoggio incondizionato. Le contestazioni sono state minime e persino educate. Sono deluso perché non siamo riusciti a dialogare con i media nella maniera giusta, forse per colpe anche nostre. Non abbiamo creato un ambiente in cui fosse veramente possibile crescere. Se sono felice? mi sembra inopportuno parlare di questo prima della Coppa Italia. Mi chiedono se sono felice a Roma, ma in questo momento la felicità è garantire la cena ai propri figli. Non capisco come si possa parlare della felicità di Baldini o di De Rossi…Tra il 2000 e il 2005, nella mia prima tappa a Roma, ricevevo 10-15 email o lettere al mese da persone che cercavano qualsiasi tipo di impiego alla Roma. Ora ne ricevo 15-20 al giorno, con curriculum impressionanti. Le persone cercano qualsiasi tipo di impiego, io ero partito con l’intenzione di rispondere a tutti, ma mi scuso perchè è impossibile farlo.
Luis Enrique? ringrazierò sempre il cielo per avere incontrato la più bella persona che abbia mai incontrato nel calcio. Ha pagato lo scetticismo iniziale e l’inesperienza e l’aver lasciato fuori Totti, che come sappiamo qui è insopportabile. È arrivato e ha valutato solo l’aspetto fisico, per come è Roma avrebbe dovuto agire diversamente. E gliel’hanno fatta pagare”.
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