I Sensi e Unicredit, solo finte pressioni

Il gruppo bancario Unicredit sembra intenzionato a sostenere la ristrutturazione di Italpetroli, soprattutto dopo aver dato credito al piano di rientro del debito. Se, come sembra nelle ultime ore, la famiglia Sensi decidesse di proseguire il sodalizio con la Roma Unicredit non metterebbe pressione. Rosella Sensi lo avrebbe confidato ieri a Totti e De Rossi: vuole rimanere al timone. Secondo il Messaggero, Unicredit, seppur in modo non aggressivo, starebbe facendo sentire il proprio pressing alla famiglia Sensi. Durante l’assemblea degli azionisti, l’ad Profumo ha dichiarato che ci sarà "la miglior tutela delle nostre posizioni creditizie". Un messaggio indiretto alla Roma: si tutela Unicredit, non Italpetroli. La pazienza dell’istituto di credito sarebbe finita. Alcune settimane di tempo per provare a risolvere i problemi prima di pretendere doverose risposte dalla famiglia Sensi. La prima rata di risanamento del debito non è stata onorata a dicembre e non sembra scontato che Unicredit sia disposta a mettere in calendario una nuova scadenza senza prendere la situazione in pugno.
Se così fosse la Roma rimarrebbe ai Sensi, in attesa di conoscere qualche socio per rimpinguare le casse della As Roma.

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10 commenti su “I Sensi e Unicredit, solo finte pressioni”

  1. RAGAZZI INDISCREZIONI DICONO CHE IL GRUPPO “DI MARIO” DI POMEZIA SIA VICINO ALL’ACQUISIZIONE DEL SIENA .
    CHE CULO SEMPRE ALL’ALTRI STE FORTUNE A NOI NUN CE SE FILA MAI NESSUNO E COME CE SE FILANO LA SENSI SCIOJE PIPPO MARRA E LI CANI DA GUARDIA DE VILLA PACELLI E SPARISCONO TUTTI MAH !!

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  2. Non so esattamente cosa ma per c’è qualcosa di grosso sotto altrimenti non mi spego perchè una banca come Unicredit non eserciti quella cavolo di opzione.
    Se era successo a me già stavo sotto a un ponte

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  3. il Messaggero non la dice tutta la storia di Unicredit.
    In realtà Profumo avrebbe detto: «Non posso divulgare informazioni di carattere privato, quindi neppure quelle del gruppo Sensi. Voi avete riassunto informazioni recepite dai media, ma noi non possiamo dare informazioni su questo. Quello che possiamo e dobbiamo confermarvi è che presidiamo la gestione degli impegni secondo regole di sana e prudente amministrazione, ovviamente sempre nella miglior tutela delle nostre posizioni creditizie ». E poi ha aggiunto: «Ci sono soggetti ai quali riteniamo opportuno concedere crediti e ad altri no, come è accaduto per la Fiat che abbiamo messo in condizione di riprendersi».
    Mi sembra da queste parole che non ci sia pressing su Italpetroli, anzi. Sembra che alla banca non interessi il mancato pagamento della rata di Dicembre. I motivi non so quali siano, ma se non interessa, significa che Italpetroli sta in qualche modo facendo la sua parte per garantire il rientro dal debito, anche se in tempi diversi da quelli concordati.
    Io la leggo così…

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  4. un normale imprenditore sarebbe finito in mutande,
    un comune mortale che non paga il mutuo sarebbe finito sotto i ponti,
    rossella sensi invece continua a divertirsi sulla sua poltroncina,
    che schifo solo in italia ste cose

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