Osvaldo e Perrotta, due facce di una medaglia…

Ieri sera all’Olimpico oltre alla vittoria della Roma si è potuto osservare due modi di vivere il calcio e tutto ciò che ne consegue di due calciatori importanti per i giallorossi: Daniel Pablo Osvaldo e Simone Perrotta.

L’italo-argentino è stato spesso bersaglio di critiche, alcune esagerate ed ingenerose, altre giuste e volte a spronarlo e quest’oggi è tempo di critiche di quest’ultimo gruppo.

Il numero 9 giallorosso è un ragazzo che vive molto emotivamente le gare e ieri non riuscendo ad incidere ha reagito male al cambio prendendo la via degli spogliatoi in un batti baleno, un gesto non bello, prima di tutto perché la Roma non aveva la certezza di portare a casa a gara, poi anche perché a fine gara avrebbe potuto stringersi attorno a Capitano e compagni per festeggiare la vittoria finale ed il record di gol di Totti. Se fosse rimasto a seguire la partita in panchina sarebbe stato decisamente meglio.

Panchina nella quale è stato spesso rilegato Simone Perrotta, soprattutto con Luis Enrique, ma il Campione del Mondo l’ha sempre vissuta bene e con grande attaccamento alla maglia, un professionista che quando è stato chiamato in campo ha dato sempre tutto, quest’anno già due gol giocando solo nove gare e tutti spezzoni.

Photo Credits | Getty Images

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