“Siamo arrivati alla vigilia di una partita importante e sentita: andiamo infatti ad affrontare una grande squadra anche se si è parlato poco di questo.
Ci sono state molte parole e tante ricostruzioni fantasiose relative all’episodio del rigore di Genova. Si tratta di un fatto circoscritto alla partita: per me al triplice fischio è finito tutto. Si vince e si perde tutti insieme, dal primo all’ultimo, gioie e dolori sono e devono essere sempre condivisi tra noi.
Non tollero che qualcuno millanti cose non vere e si nasconda dietro la mia persona: non ci sono stati incontri individuali tra me e la società o l’allenatore relativi a questo argomento. Sono state riportate notizie assolutamente prive di fondamento: ripeto, non sono mai stato chiamato individualmente per l’episodio di Genova, ma il tema tanto discusso è stato affrontato solo all’interno della riunione collegiale con allenatore, staff e calciatori, come è normale che sia.
Il Capitano nei momenti di difficoltà si deve far sentire. Svolgo questo ruolo da diversi anni e cerco di farlo con responsabilità, appartenenza, passione e trasparenza: chi ha voluto far trapelare all’esterno del gruppo colpe individuali non fa il bene di nessuno. Noi che facciamo parte della Roma, dalla società ai calciatori, fino ai dipendenti, siamo in piena sintonia. Vogliamo dare il massimo per questa maglia e lo dimostreremo tutti insieme.
IO ed i miei compagni formiamo un gruppo unito e Daniel è uno di noi: questo non va dimenticato e spero che lui torni presto ad esultare con gioia dopo un gol. Questo è quello che tutti ci dobbiamo augurare per festeggiare insieme le vittorie.
Ci si dimentica spesso che tutti noi siamo la Roma e che dobbiamo cercare insieme di proteggerla e difenderla per quello che rappresenta… per me, è semplicemente la vita.
Ora più che mai dico sempre e solo Forza Roma. Giù le mani dalla mia, nostra e vostra Roma!“.
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