L’allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic, alla trasmissione Guarda che Lupa di Sky Sport in onda questa sera alle 24 ha ripercorso la sua carriera con la maglia della Roma, in vista dello scontro di domanica tra la Roma e il Bologna all’Olimpico:
"Sono stati due anni importantissimi e bellissimi, nonostante abbia giocato un po’ bene e un po’ male e abbiamo avuto problemi societari: sono arrivato con Ciarrapoico, poi è arrivato Sensi. Da quando è arrivato Mazzone non ho fatto bene. Dicevano: ‘Perchè questo che ha un bel tiro non tira mai?’ Farlo da cinquanta metri non si può. con Mazzone non potevo, mi diceva di stare indietro e se avanzavo mi urlava: ‘Misha! Sta indietro!’".
Su Sensi.
"E’ forte, E’ forte! Mazzone voleva che non andassi alla Samp, voleva tenermi con lui. Il secondo anno ho fatto la presentazione con la Roma, poi il giorno dopo sono andato alla Samp e ho fatto la presentazione anche lì. Sembrava burbero, ma aveva un cuore grande come il Colosseo".
Sul suo arrivo alla Roma.
"Appena arrivato vedevo gente che mi riconosceva per la strada, ero in giro con un mio amico e ogni tanto la gente mi fermava per la strada, mi parlava del derby. Appena arrivato, non avevo fatto una partita e la gente mi riconosceva. A Belgrado ero famoso, avevo vinto Champions, campionato, ma non mi succedeva. Comunque era una bella sensazione. La gente di Roma è meravigliosa. I tifosi della Roma sono meravigliosi. Le prime partite di precampionato c’erano settantamila persone. Anche con l’Atalanta, una squadar di B c’erano sessanta settantamila persone. Sembrava fossero tutti pazzi per il calcio".
Su Totti.
"Si allenava con la Primavera, si sapeva che era forte. Mi ricordo che lo vidi e dissi a Boskov: ‘Portiamolo, ha colpi, si vede che è forte’. Lo portammo e quel giorno faccemmo una delle poche buone gare. Seganmmo io e Caniggia a Brescia. Mi ricordo che dissi a Boskov: ‘Dai facciamolo entrare’ e lui gli disse: ‘Dai ragazzino, scaldati’. Si alzò Muzzi, Boskov gli disse: ‘No tu, quell’altro’".
Sulla stagione romanista.
"La Roma è partita un po’ male, ma sta recuperando. Spero però che ricomincino a vincere dalla gara dopo quella con noi. Poi magari le vincono tutte e sono contento per loro".
Sulla sfida di domenica ra Roma e Bologna.
"Sarà dura, venderemo cara la pelle, andremo lì sapendo che se ci comportiamo come sappiamo possiamo giocare con chiunque. Noi dobbiamo fare risultato positivo per rimanere sopra la zona retrocessione, loro per il quarto posto. E’ stato bravo Spalletti a cambiare in corsa. Forse adesso sono meno spettacolari, ma sono forti, tra le più foti d’Europa. Al completo possono giocare con chiunque. Sicuramente tra le quatro italiane in Champions la Roma è l’unica uscita a testa alta. Avessero avuto tutti a disposizione avrebbero passato il turno anche lì. Ai rigori sono stati sfortunati, peccato per loro e per il calcio italiano. Quella che si meritava meno di uscire era sicuramente la Roma".
Sulla scelta di Totti e De Rossi di rimanere a Roma.
"La cosa più bella è nascere in una città, giocare nella squadra per cui tifavi e diventare una bandiera. Poi i soldi non sono tutto, andando all’Inter o al Milan guadagni di più e puoi vincere di più. Però poi conta il cuore. Anche io lo farei, se fossi al posto loro rimarrei sempre a Roma".