John Arne Riise alla Gazzetta dello Sport rilascia un’intervista dove il terzino norvegese ribadisce il piacere di indossare la maglia della Roma, nell’ultimo periodo Riise è quel calciatore che ha fatto meglio degli altri e fra l’altro in momento delicato è entrato nel cuore della Sud, icona del tifoso dell’As Roma. Riise alla fine dell’intervista si dice felice e sicuramente non pentito della scelta di lasciare Liverpool per la Roma.
Sorpreso dalla scoperta di essere bravo anche come difensore centrale?
“Mi ha sorpreso di più la cassa di risonanza che ha avuto la partita con l’Arsenal. Si è parlato molto della mia prestazione. La cosa non può che farmi piacere, ma proprio non mi aspettavo tutta questa pubblicità”.
Esplorare un nuovo ruolo può cambiare la sua carriera?
“Diciamo che l’arricchisce. Io resto di base un esterno sinistro, ma ho capito che posso giocare anche al centro. A fine carriera, potrebbe essere quella la mia collocazione, ma è presto per parlarne”.
Riise nuovo cult della tifoseria romanista: che cosa è cambiato rispetto a qualche mese fa?
“La svolta c’è stata a Natale. Ho lavorato anche in quel periodo e quando sono ricominciati gli allenamenti con la Roma, sono ripartito bene. A Natale si era anche concluso il ciclo di adattamento. Serviva qualche mese per passare dal calcio inglese a quello italiano. A Natale il rodaggio era virtualmente concluso. Il mio rendimento è migliorato, poi è arrivato il gol a Milano contro l’Inter ed è diventato tutto più facile”.
Quando tornerà a Roma partirà la volata per la Champions. La Roma è sesta, a cinque punti dal Genoa: previsioni?
“Io sono ottimista. Penso che la Roma possa ancora farcela. Penso che dopo un periodo burrascoso come quello che abbiamo attraversato a marzo, con quella valanga d’infortuni, arriverà il sole. Dal punto di vista tecnico, la Roma è una squadra da quarto posto. Non dovremo più commettere errori, ma nei momenti di difficoltà abbiamo dimostrato di avere carattere. La partita con l’Arsenal non è solo uno spot di John Arne Riise: quella sera tutti hanno mostrato che cosa riescano a dare i giocatori della Roma nelle situazioni più difficili”.
Mai pentito di aver lasciato il Liverpool e di aver scelto la Roma?
“Mai. A Roma mi trovo benissimo. Ora sto imparando anche la lingua e ho un buon rapporto con i tifosi: nessun rimpianto”.
[quote comment=”49416″]E’ anche però vero il contrario. Basta azzeccare 3 partite per diventare un fenomeno: è successo con Menez e Baptista.
La realtà è che abbiamo tanti buoni giocatori e pochissimi veramente forti (De Rossi, Totti, Vucinc, Mexes e Juan quando gioca)[/quote]
alla tua lista di “veramente forti” aggiungo: Motta e Brighi!
E’ anche però vero il contrario. Basta azzeccare 3 partite per diventare un fenomeno: è successo con Menez e Baptista.
La realtà è che abbiamo tanti buoni giocatori e pochissimi veramente forti (De Rossi, Totti, Vucinc, Mexes e Juan quando gioca)
grande john tranquillo qui a roma è così….si insultano i giocatori in modo ciclico…..prima è toccato a lui e loria,adesso a baptista e menez….vedrai che se farai 3 partite brutte rinizieranno con te……..