Giuseppe Giannini, il principe dell’AS Roma, quel capitano indiscusso ed amato da Roma e dai romani, ha rilasciato alla Gazzetta dello sport un’intervista, dove Giannini sogna entro 3-4 anni di poter allenare la Roma. Giannini tira in ballo dei paragoni con la Roma attuale, parla di differenze economiche e ribadisce che come Totti, ha rinunciato a piazze importanti pur di rimanere e vincere con la maglia giallorossa. L’unico neo della sua carriera, non aver vinto lo scudetto con la Roma: “Come mi vedo allenatore della Roma? E’ scontato che consideri la Roma come un traguardo che spero di raggiungere entro 3/4 anni. Io non ho santi in paradiso, però se toccherà anche al mio amico Bruno Conti decidere… Ogni tanto penso a Liedholm che mi incoronava davanti ai compagni: ‘Peppe ha 17 anni, e già prova a dare consigli a Falcao’. Paulo era il mio fratello maggiore, a tavola mi voleva sempre al suo fianco. Cerezo, invece, è stato il mio più forte compagno di squadra. Totti come Giannini, una bandiera? Sarei potuto andare alla Juventus e alla Sampdoria. Ma sentivo la Roma come una seconda pelle. E poi si guadagnava ugualmente tanto, si vive a casa, nella propria città. Certo, Totti ha avuto la fortuna di ritrovarsi in una Roma più ricca economicamente".