Champions: Times contro finale a Roma, UEFA non cede

Nel giorno del sorteggio dei quarti Champions a forte accento inglese, d’italiano c’è solo la mano di Bruno Conti che ha estratto le palline con i nomi delle squadre. E anche una polemica sulla finale all’Olimpico: toglietela a Roma, rilancia il Times da Londra. Ma la Uefa non ne vuol sapere, anche i quattro club britannici dicono è tutto a posto. E l’ex campione del mondo di Spagna ’82 dice: «Roma farà ricredere l’Inghilterrà». «In nessun caso verrà cambiata la sede della finale» ha assicurato a Nyon, a margine del sorteggio dei quarti di finale della Champions, il direttore della comunicazione dell’Uefa William Gaillard. Dopo i tabloid, oggi alla carica è tornato il Times, con una raccolta di firme tra i suoi lettori per far spostare la finale. E Gaillard non ha risparmiato una certa stampa inglese. «Che volete che vi dica? Non sono mai contenti. Hanno criticato la finale a Mosca, quella ad Istanbul ed adesso fanno lo stesso con quella di Roma. Non si può mica giocare ogni anno la finale di Champions a Wembley. E anche se lo facessimo, troverebbero comunque da ridire». «Nessun club ha mai mosso la minima osservazione riguardo alla finale – ha assicurato Gaillard – Ci siamo recati più volte a Roma e siamo più che soddisfatti dai preparativi. Siamo certi che tutto si svolgerà a meraviglia». E nemmeno i dirigenti dei club inglesi presenti a Nyon hanno espresso riserve, anzi. «Non capisco perchè alcuni giornali critichino la scelta di Roma», ha detto il segretario generale del Chelsea, David Barnard. «Bisognerebbe chiederlo a loro. Noi abbiamo già giocato all’Olimpico (Ndr: contro la Roma, nella fase a gironi) e saremmo felicissimi di ritornarvi». Dello stesso parere Rick Parry, segretario generale del Liverpool: «Roma è una città bellissima e non vi sarà alcun problema. E poi abbiamo ottimi ricordi di una finale all’Olimpico», ha affermato, alludendo alla vittoria nel 1984 contro la Roma. Due anni fa, vi furono scontri fra tifosi e polizia in occasione di sfide fra Manchester United e Roma. Ma per Ken Ramsden, segretario generale del club di Ferguson, è acqua passata. «È vero, ci sono stati problemi, ma la situazione è nettamente migliorata da allora. Stamane, prima del sorteggio, i rappresentanti degli otto club qualificati per i quarti di finale hanno incontrato il comitato organizzatore della finale. Sono certo che tutto procederà perfettamente». Anche l’Arsenal, la squadra che ha eliminato la Roma agli ottavi di finale, ha fornito un appoggio totale alla scelta dell’Uefa. «E sempre triste quando vi sono scontri tra tifosi, ma il contesto di una finale è totalmente diverso da quello di una partita con una formazione residente. L’Uefa ed il comitato organizzatore hanno tutta la nostra fiducia», ha detto il direttore esecutivo dei Gunners, Ivan Gazidis. Tutti questi attestati di stima hanno fatto piacere a Bruno Conti, ambasciatore dell’Uefa per la finale dell’Olimpico. «Sono estremamente onorato di svolgere questo ruolo. Il mio unico rammarico è che il 27 maggio non vi sarà alcuna squadra italiana in campo. Per quanto riguarda le polemiche dei giornali inglesi, sono convinto che si rimangeranno tutto quanto hanno scritto. Non vi sarà alcun problema».

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