Titolo in borsa Tiscali vola sulla presunta voce di un ritorno di Soru

MILANO, 17 MAR – Una seduta in sordina e poi uno strappo al rialzo nella seconda parte della giornata riaccende i riflettori su Tiscali che ha archiviato un rialzo del 19,7% a 0,29 euro. Renato Soru, secondo voci che circolano in Borsa, potrebbe riprendere in mano i destini del gruppo dopo la sconfitta alle elezioni regionali del 15 febbraio. «Il titolo si è mosso in linea con il mercato per tutta la mattina e nel pomeriggio ha strappato d’improvviso al rialzo: c’è l’idea che Soru torni a guidare la società, visto l’esito delle elezioni in Sardegna» sottolinea un operatore. Tiscali ha terminato la seduta in asta di volatilità e gli scambi sono stati intensi, pari al 2,93% del capitale. Nessun commento ai rumor da parte della società ma, secondo fonti finanziarie, un consiglio di amministrazione sul tema potrebbe essere convocato a breve. Per ora in agenda risulta solo il cda del 27 marzo con all’ordine del giorno il bilancio e le nuove linee guida strategiche. Il piano era atteso per le prime settimane del 2009 e avrebbe dovuto «dare visibilità sul futuro delle attività nel Regno Unito». Dopo un lungo tira e molla la società aveva interrotto le trattative per la vendita delle attività inglesi le quali, secondo stime ufficiose, erano valutate per circa 500 milioni di euro. «Il mercato ha frainteso la rottura della trattativa con BSkyB come il primo passo per l’insolvenza – commenta un operatore – ma successivamente è arrivato il rimbalzo». All’annuncio il mercato aveva avuto un’iper-reazione bruciando metà capitalizzazione, circa 90 milioni di euro, precipitando a quota 15 centesimi. Nel frattempo il gruppo ha proposto alle banche, in particolare Jp Morgan e Intesa Sanpaolo che sono esposte complessivamente per 350 milioni di euro (il 30% dell’originale finanziamento da 500 milioni è stato successivamente sindacato a quattro istituzioni finanziarie), un accordo di ‘standstill’, ovvero le banche si impegnano a non esigere il pagamento dei debiti in vista della definizione di un accordo di riscadenziamento e rifinanziamento dell’esposizione debitoria. Soru rientrerebbe in azienda in un momento particolarmente difficile per il gruppo che, dopo l’abbandono delle trattative con BSkyB, deve trovare un piano B per rilanciarsi. Quando nel 2004 entrò in politica lasciò le cariche, prima quella di amministratore delegato passando il testimone a Ruud Huisman (già ceo di Tiscali Benelux e Scandinavia) e a breve giro anche la presidenza, a Vittorio Serafino. Ha ridotto negli anni la sua partecipazione ma non ha mai pensato di cedere la partecipazione anche se, per sciogliere i conflitti di interesse, a dicembre 2008 ha creato un ‘blind trust’. Il 17,688% delle azioni detenute da Soru sono state trasferite al professor Gabriele Racugno.

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