Max Tonetto è distrutto dopo il rigore decisivo mandato alle stelle in Roma-Arsenal, il terzino giallorosso è molto dispiaciuto per l’errore che ha tolto le speranze di potersi qualificare ai quarti di finale della Champions. Sull’abbraccio di Bruno Conti a fine match.
"Conti mi ha detto che venticinque anni fa calciò alto quel rigore. Mal comune non fa mezzo gaudio, ma mi ha fatto piacere il suo abbraccio, perchè lui più di altri sa cosa significhi quello che ieri è capitato a me".
Sulla partita.
"Meritavamo la qualificazione, il dispiacere è enorme. Abbiamo fatto una partita straordinaria, loro si sono resi conto che la Roma di ieri sera era diversa da quella dell’andata. A Londra non giocai ma mi sembrava anche un Arsenal diverso. Qui si è reso conto di non aver trovato una squadra in ginocchio. Ora servirà qualche ora se non qualche giorno per metabolizzare la delusione, l’amarezza, ma questo gruppo deve subito concentrarsi sul quarto posto da raggiungere".
E’ finito il ciclo Spalletti?
"Il ciclo non ritengo sia finito. Spero che si possa continuare con Spalletti perchè quanto fatto in questi quattro anni è lodevole. Ora dobbiamo pensare alla trasferta di domenica".
Qual è la causa di tutti questi infortuni?
"Tanta, troppa sfortuna. Non credo ci siano errori di base, anche perché si tratta di guai di natura diversa".
Motta si è inserito alla grande in una realtà difficile come Roma.
"Non mi sorprende. Le volte che lo affrontavo da avversario, sulla stessa fascia, mi rendevo conto della sua bravura. Qui a Roma sta confermando di essere un ottimo esterno, anche perché non è facile, alla sua età, entrare in un gruppo nuovo, col suo spirito e risultare subito molto importante. Ha una grande personalità".