Luciano Spalletti e Josè Mourinho, come il gatto e il topo o meglio il gatto e il gufo. Spalletti è rimasto sorpreso da Mourinho, le parole di Mourinho di qualche giorno fà hanno lasciato un pò l’amaro in bocca a Spalletti. Il tecnico giallorosso risponde al tecnico nerazzurro con molto mestiere ed eleganza. Luciano Spalletti nel corso della conferenza stampa alla vigilia di Roma-Udinese viene intervistato sul fatto della settimana, le polemiche innescate dopo Inter-Roma e le successive dichiarazioni di Mourinho che a detta di Spalletti lo hanno sorpreso, Spalletti dichiara che una tale reazione da Mourinho non se l’aspettava, la giustificazione potrebbe essere dettata da una paura e da una tensione che il calcio italiano trasferisce a Josè Mourinho.
È stata la settimana della linguacce di Balotelli, delle parole di Mourinho: la sua reazione
“Questa è una domandona. Sono d’accordo con chi dice che dopo le partite bisogna stare un po’ tranquilli per confrontarsi in conferenza stampa. Io sono stato il primo a non farcela, perché ci sono stati vari episodi nelle trasferte di Milano. Ho detto che siamo stati sfortunati con gli episodi, ma poi in questo caso non abbiamo potuto fare a meno di prendere un po’ di difese perché ci sembra che le situazioni siano state più d’una. Io sono stato giustamente squalificato per le cose che ho detto e Pierpaoli ha scritto bene. Però ha visto male, in occasione del loro secondo gol. È la terza squalifica che prendo, una a Udine in Uefa e una a Empoli. Mi dispiace perché va a segnare un decorso corretto della carriera. Io sono stato quello che ha detto a De Rossi quando ha segnato con la mano che ha fatto bene a dichiararlo. Si va avanti stando attenti a quello che succede. Bisogna stare attenti”
Si è sentito offeso dalle parole di Mourinho?
“A me le parole di Mourinho mi hanno un po’ sorpreso. L’ho incontrato all’uscita dalla sua conferenza stampa a San Siro mentre entravo io, mi ha abbracciato, fatto i complimenti e augurato di andare avanti in Champions. Ventiquattro ore dopo una gufata pazzesca. Zero titoli. Io so che se non arrivo quarto avrò fallito a livello professionale, perché come dice lui la mia squadra è forte. Ma lui ha fatto vedere di aver perso serenità e sicurezza. Dire ‘zero titoli la Roma, zero il Milan’, sembra un timore per quello che andrà a incontrare col Manchester e prepararsi a quello che succederà. Deve stare tranquillo, ha una squadra forte fatta di grandi campioni. E si capisce che è una squadra grande, di campioni, perché quando ha cercato di rinforzarla quelli che ha preso o li ha dati via o non li fa giocare. Oppure ha chi non ha inserito nella lista Champions che gli risolve le partite. Nelle precedenti edizioni della Champions la sua squadra è andata fuori per sfortuna. Deve stare tranquillo. La sua squadra sa quale deve essere il comportamento e sapranno farsi valere all’Old Trafford”.
Ancora su Mourinho. Come si spiega quella parole così dure?
“Niente da dire, lo dovete chiedere a lui. Prendo atto delle sue parole e ripeto che mi ha sorpreso. Posso dire che questo è il nostro campionato, difficile e pieno di tensioni. Io lo so meglio di lui”.
A proposito della ‘prostituzione intellettuale’: un passo avanti o una provocazione?
“Se è un passo avanti siamo in una casa d’appuntamenti. Ce lo deve spiegare lui, io so che come impostazione professionale mi piacciono le persone che fanno cose con passione. Io a frigoria incontro persone innamorate del proprio lavoro. Io sono tra questi”.
Ma lei che idea si è fatto?
“Adesso si passa oltre”.
Cosa pensa delle parole ‘Zero titoli la Roma’? Un’offesa grave?
“Secondo me ha dato un’idea ai miei figli. Mi hanno scritto sulla torta ‘Auguri babbo, zero titoli quest’anno’”.
Pensa di adire le vie legali per la dichiarazione secondo cui lei si fa pagare dalle tv?
“Lo sa anche lui di aver detto una sciocchezza grossa. Se mi vuole telefonare così mi fa gli auguri, che quelli dell’altro giorno non mi piaciuti, io gli rispondo”.
Le parole di Mourinho sugli arbitri sono le più gravi?
“Una grande offesa alla classe alla classe arbitrale. Ha detto che sono delle girandole al vento. E’ stata la frase più brutta, una accusa precisa. Mi sembra che chi di dovere abbia preso dei provvedimenti”.
Rizzoli è fermo questa settimana.
“Sì. Fanno vedere di essere attenti e di sottolineare se è stato commesso un errore. E’ stato commesso quindi è stato fermato”.