Alessio Cerci intervistato da Il Corriere dello Sport

Alessio Cerci, ex giallorosso, è stato intervistato da Il Corriere dello Sport per parlare del suo ritorno all’Olimpico con la maglia granata. Ecco l’intervista:

SULLA GARA DI LUNEDI:
Non sarà una partita qualsiasi. Non lo è mai contro la Roma. Ho vestito la maglia giallorossa per la prima volta a undici anni, ho vissuto al pensionato di Trigoria, conservo una infinità di ricordi e mi sento legatissimo alla società.

GLI INIZI
Partecipai a un torneo con il Valmontone, la squadra del mio paese, e nonostante sfidassimo avversari più blasonati conquistammo la semifinale: giocai bene e segnai tanti gol, gli osservatori della Roma annotarono il mio nome e vennero ancora a vedermi, in estate fui convocato per uno stage. Chiamò Bruno Conti in persona . Ricevetti tanti complimenti, forse anche troppi, però non ci ho mai fatto caso più di tanto. Ero spensierato, non realizzavo che il calcio potesse diventare il mio futuro.

SULL’ADDIO
Ero in scadenza di contratto e mancava chiarezza, si dicevano cose e se ne facevano altre, mi sentivo scontento e la società non fece passi: lasciare la Roma mi dispiacque un sacco, però non mi andava di rimanere in mezzo al guado. Volevo stare dentro il progetto, oppure fuori.
Dopo l’ottima stagione al Pisa, in prestito, Spalletti voleva mettermi in rosa: c’erano stati già contatti, invece mi infortunai gravemente, sfumò tutto e ripartii dall’Atalanta.

SU CONTI, TOTTI E DE ROSSI:

Ringrazierò per sempre Bruno per le parole bellissime: mi è stato vicino e ha sempre creduto in me, non smetterò mai di ringraziarlo.

Francesco è umile, è un fuoriclasse assoluto, che ha scritto la storia della Roma, possa essere rimasto genuino. Aiutava tutti noi giovani, cercava di farci sentire a nostro agio.

Daniele mi diede tantissimi consigli. Quando non mi allenavo bene, era sempre lì a spronarmi, è importante per Roma spero che resti.

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1 commento su “Alessio Cerci intervistato da Il Corriere dello Sport”

  1. ecco, Cerci è uno che, pur non essendo un fuoriclasse, per me sarebbe stato adatto al gioco di zeman, e avrebbe fatto un bel campionato col boemo

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