Fiorentina, Prandelli: “Dispiace vincere cosi”

La Fiorentina si tiene stretta la vittoria ottenuta non senza polemiche al 94′ con Mutu, il Chievo (al primo ko in questo 2009 dopo una striscia di 7 risultati positivi) inveisce contro l’arbitro e i giocatori viola accusati di non aver avuto stavolta fairplay. Dopo partita convulso a Firenze, con forte tensione nel finale in campo e parole grosse volate nel tunnel che porta agli spogliatoi, specie tra Felipe Melo e Pinzi, che già si erano ‘presì durante tutta la gara. «Dispiace segnare quando c’è un avversario a terra ma l’arbitro era a due passi e non ha fischiato il contatto tra Mutu e Mandelli – ha detto Prandelli -. E comunque se vogliamo dirla tutta il giocatore del Chievo nell’occasione è caduto, ha alzato la testa, poi si è ributtato a terra, ha cercato insomma la furbata. Fermo restando che anche noi avremmo di che recriminare, come sul gol dei veneti quando si è sorvolato su un fallo su Kroldrup. Ripeto, c’è una regola da due anni che prevede che tocchi sempre e solo all’arbitro interrompere a meno che un giocatore non si sia infortunato alla testa». E mentre il ds viola Corvino ha ribadito che nell’azione della rete del 2-1 della Fiorentina «non c’è nulla di irregolare nè di antisportivo, ho rivisto le immagini», Prandelli non si è arrabbiato per i fischi dei tifosi: «Ogni tanto fanno bene, vivere nella bambagia non fa crescere. E comunque ai ragazzi ho detto che non sono contento del gioco, purtroppo non avere un nostro centro sportivo ci costringe a allenarci su campi pesanti, ecco perchè siamo poco brillanti», ha chiosato il tecnico che a Reggio Calabria domenica sarà privo di Gilardino, squalificato. Anche Mutu, al sesto gol nelle ultime 4 gare, non è contento di come sta giocando da qualche tempo la Fiorentina: «Dobbiamo cambiare perchè così non andremo lontano. Siamo quarti e timorosi. Forse però stavolta abbiamo pagato la stanchezza del dopo Ajax». Arrabbiatissimi i giocatori del Chievo, su tutti il capitano della squadra veneta Pellissier: «Noi ce la mettiamo sempre tutta per cercare di salvarci ma quando poi ti ritrovi a lottare anche contro gli arbitri diventa durissima». E furioso è anche l’allenatore dei veneti, Domenico Di Carlo, convinto che la sua squadra meritasse anche i tre punti. «In occasione del gol del 2-1 il famoso fair play della Fiorentina non c’è stato: i viola si dovevano fermare dopo il fallo con mossa da kung fu di Mutu su Mandelli», dice al termine della partita. «Se si è onesti – spiega Di Carlo – bisogna ammettere che sull’intervento di Mutu su Mandelli andava fischiato fallo. L’arbitro era a tre metri dall’azione, gli assistenti e il quarto uomo pure. È un episodio che non merita commenti». «Tutto sommato il direttore di gara ha arbitrato bene – prosegue -, anche se quello è un fallo che si fischia sempre», e poi rincara la dose: «A mio parere, a parti invertite, l’arbitro avrebbe fischiato il fallo, anzi avrebbe anche ammonito il mio giocatore».

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