Finora sono state date parecchie scusanti, abbiamo sentito e dato molte giustificazioni, ma non e’ piu’ il tempo di scherzare. Su 36 punti disponibili, la Roma ne ha collezionati solo 17 e se al momento si occupa la 7a posizione e’ solamente per l’altrettanto scarso rendimento delle altre squadre. Rispetto lo scorso anno la Roma ha totalizzato addirittura tre punti in meno, anche contando la vittoria a tavolino: poco, troppo poco, visto che ci si attendeva un’inversione di tendenza. Con Zeman, in sintesi, non é cambiato nulla dal punto di vista dal punteggio, ma si ha una squadra poco coesa e molto nervosa, con molti elementi che hanno avuto problemi con Zeman. L’unica nota positiva e’ il bel calcio che la Roma riesce ad esprimere, solitamente, per circa 40’/50′. Inutile contare come “buona cosa” l’esplosione di Lamela (comunque reale), perche’ se si considera che al contempo si stanno svilendo De Rossi e Pjanic, l’ago della bilancia indicherebbe la zona “NEGATIVA’.
L’occasione per risollevare la stagione e la classifica e’ alle porte: Torino, Pescara e Siena, con il Toro, luneda, in casa. Insomma, tre partite che vanno vinte a tutte i costi. Se la Roma non dovesse riuscire ad ottenere un punteggio pieno, allora qualcosa dovra’ cambiare per forza. Le avversarie sono tutto meno che irresistibili e la sensazione, amara, e’ che quest’anno si saebbe potuto fare davvero qualcosa di importante. Il tempo, comunque, c’e’: decisive saranno le prossime tre giornate…
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