Sanremo, Radio Vaticana piace molto Patty Pravo

L’Osservatore Romano stronca il festival di Bonolis. Ma per Radio Vaticana la canzone di Patty Pravo è «l’unica canzone valida del festival», dice lo staff della cantante durante un incontro con l’ex ragazza del Piper. ‘E io verrò un giorno là, un classico alla Jacques Brel, è talmente piaciuto che la radio ha chiesto alla diva della canzone italiana un’intervista, che sarà trasmessa domani. E lei, algida, commenta: «Poverini, loro passarono Ragazzo Triste, la Rai invece lo censurò». Per Patty, al suo settimo festival, il successo di una canzone «non nasce da una vittoria a Sanremo, ma se è cantato dalla gente e va in radio». Ma poi ammette: «certo, vincere sarebbe un’esperienza in più nella vita. Mi farebbe piacere». Ieri sera la performance di Nicoletta Strambelli, come sempre, non è passata inosservata per via del nude look che ha fatto intravedere il seno. «Basta farlo con classe», sentenzia una delle ultime dive della scena musicale italiana, che sembra totalmente indifferente alle critiche. E ricorda quando, anni fa, in un programma per bambini indossò una giacca completamente aperta davanti. «Nessuno disse nulla, anche perchè ce l’ho piccolo, purtroppo», racconta ridendo. Tramontato, per sua scelta, il duetto con l’imprevedibile Pete Doherty, dannata star del rock e del glamour, domani sera sarà accompagnata sul palco da tre musicisti doc: Todd Rundgren, genio trasversale, musicista e produttore, Nathan East al basso (già con Eric Clapton e Stevie Wonder) e David Weckl, virtuoso della batteria che per 7 anni ha collaborato con Chick Corea. Sono tutti seduti accanto a lei, biondissima e rilassata. «Ho pensato agli amici, a quelli che stimavo di più e li ho chiamati, per divertimento. Il festival? Lo viviamo come un gioco. Non abbiamo provato insieme neanche una volta, ma siamo persone che stanno sul palco da tanti anni. Basta che non ci siano problemi tecnici. Non c’è molto tempo per cambiare la canzone, ci si divertirà in quel minuto». «È una buona occasione per stare insieme», le fa eco Todd Rundgren. Alle prove il brano non è venuto un granchè bene, è andata un pò meglio la prima sera, bene ieri: «La prova è solo una lettura, e non sentivo i monitor. Ieri si sentiva bene. Siamo dei signori di alto livello». C’è anche l’autore del brano, il giovane sardo Andrea Cutri («per me è un onore indescrivibile», dice). Quando Patty l’ha ascoltato per la prima volta, ha sentito «tanti brividazzi», confessa. Poi la decisione di portarlo a Sanremo. Che però l’ha un pò delusa. Non tanto lo show messo su da Bonolis, quanto per il clima che si respira per le strade della città. «Non ho mai visto un festival così tranquillo. Sono rimasta sconvolta, per strada c’è un’aria di normalità. Ricordo festival diversi, la confusione, i casini. Ho notato una stanchezza diffusa». Le altre canzoni non le ha sentite, ma lei sponsorizza gli Afterhours, esclusi la prima serata. E Iva Zanicchi? «La canzone non l’ho sentita. Ma da quello che ho capito posso dire questo: a una certa età bisognerebbe lasciare ad altri certe cose…’. Poi corre via dalla sala stampa dell’Ariston, non prima però di firmare autografi dei tanti giornalisti-fan.

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