Si avvicina la sfida che per lui ha un un doppio significato. E anche il cuore è diviso a metà. Per Giovanni Lombardi Stronati, presidente del Siena, la sfida di sabato con la Roma non può essere come le altre. «Sono molto combattuto in vista della sfida sabato contro la Roma, visto che è la mia città natale, la adoro- dice ai microfoni di Centro Suono Sport- Noi abbiamo la sfortuna di incontrare sempre le squadra in ripresa. La Roma è uno squadrone e Spalletti è uno dei migliori allenatori in Italia. Il mio auspicio per sabato è di conquistare un pareggio». Confida nella prestazione della sua squadra. «Ho grande fiducia in Giampaolo, che ritengo uno degli allenatori emergenti più preparati nel panorama calcistico italiano. Lo rincorrevo già da qualche tempo e finalmente sono riuscito a portarlo a Siena e sono convinto che farà quanto in suo potere per far fare una bella prestazione alla squadra. Le sensazioni a tal proposito sono molto altalenanti, perchè da un lato il Siena non è ancora salvo mentre la Roma deve assolutamente recuperare punti per entrare in zona Champions». E alla fine Lombardi Stronati accetterà qualsiasi risultato. «Troverò comunque il modo di farmi andare bene qualsiasi risultato. Mi auguro però che dopo la partita con il Siena la Roma vinca tutte le restanti partite. La finale di Champions League? Sarebbe un sogno, soprattutto per chi, come me, ha vissuto quell’indicibile incubo della finale allo stadio…». Il presidente dei bianconeri poi vuole dire la sua su un suo ex giocatore che a Roma sta vivendo un periodo difficile, Simone Loria. «Da noi era considerato uno dei giocatori migliori e sono stato accusato dalla tifoseria senese di essere romanista per averlo ceduto ai giallorossi, dato che avevamo anche altre offerte da altre squadre. Per Loria avevamo intavolato con il Palermo una trattativa molto conveniente per noi, ma poi abbiamo aperto alla Roma, che ha insistito molto, rimettendoci. Però speriamo in una collaborazione futura al livello di scambi e operazioni varie. il Siena è notoriamente una squadra che sforna giovani talenti, ma è anche un mezzo di sopravvivenza in serie A. A Roma il ragazzo sta avendo difficoltà, ma è anche una naturale reazione alle emozioni del palcoscenico dell’Olimpico e alla tifoseria, notoriamente tra le più passionali del campionato italiano. A dispetto del suo aspetto Loria è un ragazzo molto dolce, ha un buon rapporto con i suoi colleghi, ma soprattutto è un grande professionista: è forte in difesa, di testa e in attacco, con noi l’anno scorso ha segnato sei gol regalandoci la salvezza. Il suo esordio non brillante a Roma è stato probabilmente condizionato dall’inizio buio e opaco dell’intera squadra, che non aiuta mai, però bisogna dargli del tempo e farlo giocare un pò di più».