John Arne Riise, il laterale che sta pian piano ritornando dopo un infortunio delicato al ginocchio, si confessa a asRoma.no, portale dei tifosi giallorossi in Norvegia. Riise parla a 360°sulla Roma, sul campionato italiano, sul rapporto istaurato con Spalletti e con i suoi nuovi compagni, l’emoioni che regala la Sud e le ambizioni della Roma nel proseguo della stagione in corso. Riise vuole vincere con la Roma, il suo arrivo dopo i mesi bui di avvio di stagione stà cedendo man mano il passo ad un Riise voglioso di conquistare il suo nuovo pubblico. Ecco alcuni passi della singolare intervista di John Arne Riise sul portale dei tifosi della Roma in Norvegia:
Il trasferimento a Roma ti ha migliorato come giocatore?
“Sì, senza dubbio. In Italia si gioca un campionato superiore, mi sento migliorato. E non poteva essere altrimenti visti i grandi giocatori che giocano nella Roma”.
Ancora non hai segnato un gol con la maglia giallorossa. Stai preparando un’esultanza particolare?
“Non ci ho pensato. A Roma ho molti compiti difensivi, ma se ci sarà la possibilità di segnare un gol non mi tirerò certo indietro. Fino ad ora non ho avuto molte occasioni da gol, ma sono paziente”.
Il tempo libero lo passi con qualche calciatore della Roma?
“Non passiamo molto tempo al di fuori del campo, ma quello che vedo di più è Aquilani. Alberto mi ha aiutato ad iniziare bene il mio lavoro qui. Ma devo dire che ho un buon rapporto con tutti”.
Aquilani firmerà in rinnovo del contratto?
“Mi auguro di sì, perché è un giocatore favoloso. Aquilani mi ha impressionato tecnicamente fin dal primo giorno d’allenamento. Non si può prescindere da un giocatore come lui quando si lotta per vincere il campionato e la Champions”.
Chi ti ha più impressionato della Roma?
“I due che mi hanno impressionato di più sono Aquilani e Menez. Due giovani con una tecnica brillante. Ci sono grandi giocatori in questa squadra, ma la tecnica e la velocità di esecuzione che esprimono questi due è impressionante. Hanno un grande futuro davanti a loro”.
Può darci un quadro del caso-Panucci?
"No, non è possibile, ma vorrei dire che sono molto lieto che sia rimasto. Personalmente spero che Panucci rimanga Roma per molti altri anni. Ho giocato con lui al Monaco alcuni anni fa ed è stato un elemento importante per me nel processo di inserimento qui".
Che cosa pensa del tifo italiano rispetto a quello inglese? Che cosa pensa della Curva Sud?
"I tifosi in Inghilterra e in Italia sono accomunati dalla passione ed i giocatori hanno grande rispetto per i tifosi. I supporter hanno la passione per il club. La Curva Sud è come la Kop a Liverpool e ho pensato più volte, come sono stato fortunato a giocare in due club che hanno tifosi meravigliosi che ci spingono. È meraviglioso celebrare le vittorie con i supporter! L’atmosfera che creano prima della partita è magica, e ci gasa molto nei minuti prima del calcio d’inizio. Per quelli di voi che non hanno visto una partita a Roma, si facessero un viaggio qui. Non rimmarrebbero delusi. Si tratta di una grande esperienza, ringrazio molto i tifosi!".
La Roma riuscirà a giocare la Champions League l’anno prossimo?
“Sì, ovviamente!”
Quanto è stato difficile imparare ciò che vuole Spalletti nel suo sistema di gioco?
"È stato molto difficile all’inizio. Nuovo gioco, nuovi sistemi, nuovi compagni, nuovi avversari, una nuova lingua, ma sono davvero felice adesso. Spalletti ha parlato a lungo con me in questo periodo, e mi ha dato fiducia. La comunicazione tra giocatore e allenatore è importante. Il nostro tecnico riuscirà sicuramente a fare di me un giocatore migliore".