Editoriale. Lamela guida la Roma, ma Zeman rischia di naufragare

Così non si va avanti, non si può. I margini di crescita sembrano essere affogati nel campo di ieri. Vero, ieri non era una partita di calcio, ma è la quarta sconfitta in 10 partite. E sono tantissime. La squadra non ha ancora un’identità: i giocatori in campo non sanno assolutamente cosa fare. Il tecnico non è ancora riuscito a far capire il proprio calcio; solo due giocatori hanno capito quello che chiede Zeman: Totti e Florenzi. Il boemo ha litigato con Castàn e con De Rossi, ha praticamente tolto dal campo Pjanic che l’altro giorno ha avuto quasi una crisi isterica perchè non riesce proprio a capire quello che deve fare in campo. Tutti gli uomini mercato Giallorossi della scorso stagione quest’anno stanno faticando tantissimo. Zeman ha fortemente voluto Destro, ha chiesto il suo acquisto a gran voce, ma ora non lo fa giocare mai e, anzi, non sa ancora come metterlo in campo. Anche il giovane ex Siena si è lamentato. L’unico giocatore che è cresciuto esponenzialmente con il boemo è Erik Lamela, che sta dimostrando giornata dopo giornata di essere un vero e proprio fenomeno: ieri il Parma è riuscito a fermarlo poche volte e solo grazie al pantano. Sono diverse partite che il Coco guida la truppa Giallorossa con un mix letale di tecnica (infinita) e grinta (un leone). Anche un altro pupillo di Zeman è in estrema difficoltà: Panagiotis Tachtsidis; il boemo l’ha caricato da subito di mille responsabilità, definendolo già un campione, mettendolo titolare in uno schema che il greco fatica ad interpretare.

I DUBBI DEI GIOCATORI

I giocatori della Roma, oltretutto, sono molto scettici sulle idee tattiche del mister: il boemo crede che ogni partita si possa vincere con il 4-3-3, che ogni giocatore possa adattarsi a questo schema, che non si deve cambiare modo di giocare in nessun caso. Un’altra cosa che genera perplessità nella rosa Giallorossa è la condizione fisica: la Roma gioca per 25′ a match e regge fisicamente al massimo un tempo; com’è possibile, si chiedono, dopo una preparazione tanto dura? la triste sensazione che cominciano ad avere anche i dirigenti della Roma, è che il boemo non ha costruito nessun gruppo e che è seguito decisamente da pochi calciatori. La Roma è una polveriera e c’è il rischio che tutti questi piccoli contrasti presenti in rosa possano un giorno scoppiare tutti, contemporaneamente. Secondo alcuni il match di domenica sarà la partita del futuro per Zeman: solo indiscrezioni, per ora. Dal punto di vista umano dispiace e tantissimo, il boemo meriterebbe una vittoria sul campo e questa per lui è l’ultima grande occasione, ma la situazione sembra essere critica. I giocatori soffrono moltissimo anche dal punto di vista psicologico: ogni sconfitta mina sempre più l’umore dei Giallorossi e le loro capacità di reggere i match e la tensione. Ci attendono giorni molto caldi, perchè qualche decisione va presa per forza…

Photo Credits | Getty Images

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