Mafia del vento: 8 arrestati nel trapanese

I boss mafiosi della provincia di Trapani avevano allungato l’occhio su un interesse che negl’ultimi anni è diventato un fenomeno a largo uso, le pale eoliche. L’applicazione delle pale eoliche, grazie anche a finanziamenti regionali considerevoli, è stata presa di mira dai boss mafiosi della zona di Trapani, che grazie all’aiuto di imprenditori del settore calcestruzzo e dei funzionari politici della zona hanno messo su una vera e propria attività dedita all’approvvigionamento delle aree per la messa in opera dele pale eoliche. Attorno giravano appalti per movimento terra e calcestruzzo, manodopera e considerevoli quantità di denaro che venivano immessi nelle casse dei boss. Stamani, alle prime ore dell’alba, è iniziata l’operazione denominata "Eolo" che ha potato all’arresto di 8 persone, fra le quali imprenditori: uno di Trento, Luigi Franzinelli, socio della Sud Wind srl, uno di Salerno, Antonio Aquara, e tutti gli altri arrestati di Mazara del Vallo, ritenuti vicini al boss della cittadina trapanese, Mariano Agate. Un imprenditore infine è stato arrestato a Salemi, vicino al boss superlatitante Matteo Messina Denaro. I boss mafiosi avrebbero messo le mani sulla realizzazione dei parchi eolici in Sicilia. È quanto emerge dall’inchiesta che stamani ha portato all’arresto di imprenditori e politici trapanesi. Si tratta di otto provvedimenti cautelari emessi dal gip del tribunale di Palermo, Antonella Consiglio, su richiesta dei pm della Direzione distrettuale antimafia, Piero Padova e Gino Cartosio. Gli arresti sono stati eseguiti dai carabinieri del Reparto operativo di Trapani e dagli agenti della polizia di Stato in servizio alla Squadra mobile di Trapani. L’indagine mette in luce le dinamiche politiche e imprenditoriali che si sarebbero formate in questi anni per la realizzazione di «parchi eolici» in Sicilia, in particolare nel trapanese

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