Real Madrid: l’auto-esclusione di Drenthe

Singolare auto-esclusione di Drenthe, calciatore del Real Madrid che ha chiesto al proprio allenatore di non essere convocato per il particolare momento che vive, l’ultima volta in campo Drenthe fu vittima dei pesanti fischi dei suoi tifosi. «Per favore, non mi faccia giocare». È questa la richiesta che Royston Drenthe, ventenne esterno offensivo, ha rivolto a Juande Ramos, allenatore del Real Madrid. L’olandese, fischiato il 25 gennaio dal pubblico merengue nel match contro il Deportivo La Cornua, ha chiesto di non essere convocato ed è stato accontentato dal tecnico. Drenthe non ha fatto parte della rosa impiegata contro Numancia, Racing Santander e Sporting Gijon. «Drenthe è in ansia, non è tranquillo», spiega Ramos all’emittente radiofonica Cadena Ser. «È un giocatore molto giovane, ha bisogno del sostegno completo dell’ambiente e di chi lavora con lui. Come allenatore, sono pronto ad aiutarlo in tutti i modi: è un elemento di qualità, ha un enorme potenziale», aggiunge Ramos elogiando il giocatore acquistato dal Feyenoord nel 2007. Nel match vinto 1-0 contro il La Coruna, Drenthe non ha brillato. Dagli spalti dello stadio Santiago Bernabeu sono piovuti fischi che l’olandese ha faticato a metabolizzare. «Certo, giocare davanti a 80.000 persone al Bernabeu non è facile», dice ancora Ramos, che si limita a fornire un consiglio elementare al calciatore. «Deve farsi trovare in condizione e deve allenarsi per poter giocare», conclude l’allenatore. Ieri il Real si è imposto per 4-0 sul campo dello Sporting Gijon. Dopo 23 giornate, i campioni di Spagna hanno 50 punti e sono a 10 lunghezze dal Barcellona, che domina la classifica della Liga con 60 punti.

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