È morto ieri sera, all’età di 68 anni, Giacomo Bulgarelli, gloriosa bandiera del Bologna, dopo una lunga malattia. Lo ha reso noto il Bologna calcio sul proprio sito web. L’ex calciatore e popolare commentatore tv era nato a Portonovo di Medicina, in provincia di Bologna, il 24 ottobre 1940. «Tutto il Bologna Fc 1909, presidente, dirigenti, tecnici, giocatori e dipendenti si stringe alla famiglia nel ricordo di Giacomo, la più grande bandiera rossoblù», si legge sul sito del club. Giacomo Bulgarelli, campione del Bologna e della Nazionale negli anni ’60 e ’70, è morto in una casa di cura di Bologna, Villa Nigrisoli, per una malattia che lo tormentava da tempo. Avrebbe compiuto 69 anni il prossimo ottobre. Nel calcio di quegli anni dire Bulgarelli era come dire Bologna perchè nessuno ha vestito tante volte come lui, 486, quella maglia rossoblù che non si è mai tolto dall’esordio all’addio al calcio e perchè per molti anni aveva anche la fascia da capitano. Ma dire Bulgarelli faceva (e per i meno giovani fa) anche pensare subito a Mazzola e Rivera, gli altri due talenti che fecero la storia di quel periodo (anche loro sempre Inter e Milan) e che con lui giocarono in azzurro. Le statistiche ricordano quelle 486 partite ufficiali (392 in serie A, con 43 gol), le sue 27 gare in nazionale (sette reti), soprattutto quell’unico scudetto vinto nel 1964 all’Olimpico nello spareggio contro l’Inter con la squadra «che giocava come in paradiso», pilotata da Fulvio Bernardini, ma non possono ricordare che Bulgarelli per la Bologna del calcio è stato per molto tempo un simbolo, qualcosa di intoccabile come le Due Torri.