Matrix continua senza Mentana

Enrico Mentana e Mediaset sono sempre più lontani. Il giornalista non fa marcia indietro: rivendica la scelta delle dimissioni da direttore editoriale, subito accettate dall’azienda: «Se uno prende una decisione in proprio, ci mette la faccia e la firma, poi non deve temere le reazioni». Ma anche l’azienda tira dritto: Matrix – annuncia il direttore generale informazione Mauro Crippa – tornerà in onda dopo Sanremo con un nuovo conduttore. «Chiedere scusa a Mediaset? Lunedì sera ho mandato parole molto chiare e le ho scritte perchè non ce ne fosse nessuna fuori luogo: ho sostenuto che non esiste solo l’audience e che ci sono scelte che tolgono credibilità a chi le compie e personalmente non avevo nessuna intenzione di avallarle», dice Mentana a Radio 24, ospite di Giuliano Ferrara, rivendicando le dimissioni in polemica con la decisione dell’azienda di non modificare il palinsesto di Canale 5 la sera della morte di Eluana Englaro. «Sono un professionista lautamente pagato che ha giocato e rischiato in proprio. E se uno fa una scelta in proprio, ci mette la faccia e la firma, poi non deve temere le reazioni». Ma anche l’azienda, «se dice ‘ti cacciamò, se ne prende le responsabilità e ne risponde». A Mediaset, che gli contesta in particolare la «sconfessione pubblica e radicale» della linea editoriale, Mentana replica che «la sconfessione è una cosa diversa dalla dissociazione da una scelta che in quel momento ho giudicato di grave insensibilità e che con il senno di poi continuo a considerare tale». Tanto più perchè la storia dell’informazione Mediaset va «in senso opposto», come dimostra l’esempio della strage di Capaci del ’92: «Quel giorno – ricorda Mentana – Canale 5 cambiò completamente la sua programmazione serale, mentre Raiuno mandò in onda regolarmente Scommettiamo che: ne nacque una polemica della quale non si è ancora perso il ricordo. E allora Berlusconi non era solo mero proprietario, ma editore diretto di Canale 5». Al giornalista arriva la solidarietà del capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri: «Per il carattere che ho sono con Mentana: avrei fatto la stessa cosa che ha fatto lui». Per Mediaset, comunque, la vicenda è chiusa: «Mentana con il suo atteggiamento ha sconfessato pubblicamente l’azienda e in questo modo si è messo fuori dalla sua logica», dice oggi Crippa. «Si può anche litigare, non essere d’accordo sulle decisioni, ma l’errore di Enrico è stato di portare queste contraddizioni all’esterno». Anzi, a dispetto dell’ira di Mentana e delle sue accuse di insensibilità, Crippa sottolinea che «hanno prevalso scelte più razionali che si sono rivelate lungimiranti», come dimostrano gli ascolti da record del Grande Fratello. In ogni caso «Matrix è un prodotto che non verrà abbandonato e riprenderà, come era programmato, dopo il festival di Sanremo, probabilmente con le quattro serate», ribadisce Crippa, ma «non sappiamo ancora chi lo condurrà». Il toto successore è già partito, ma non c’è alcuna conferma, nè si sarebbe arrivati a definire una rosa: nelle indiscrezioni di queste ore rimbalzano i nomi di Maurizio Belpietro, Tony Capuozzo, Claudio Brachino, Giuliano Ferrara, Giuseppe De Filippi, Alberto Bilà. La scelta – che dovrebbe essere resa nota agli inizi della prossima settimana – potrebbe cadere su un volto popolare oppure su uno totalmente nuovo. Sullo sfondo anche l’ipotesi di un’alternanza tra più conduttori per traghettare Matrix fino a fine stagione.

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