Napoli, Reja sulla crisi: “Sono l’unico responsabile”

Edy Reja recita il mea culpa. In una intervista a «Napoli Magazine», il tecnico si è preso tutte le responsabilità della crisi della squadra, un solo punto nelle ultime cinque partite. «Sul discorso tecnico l’unico responsabile della situazione sono io- ha spiegato- Devo valutare io come stanno i ragazzi. A Palermo poi ho cambiato modulo, però dopo 14 minuti abbiamo preso due gol. Ho cercato di cambiare sistema di gioco. Pensavo che questo modulo potesse dare dei frutti per come era disposto il Palermo…». «La squadra non sta attraversando un buon momento- ha continuato Reja- Occorre serenità e convinzione. La partita col Bologna è molto importante: non so se giocheremo bene, ma dobbiamo vincere. Vorrei fare un’analisi per capire come mai siamo entrati in questo tunnel. Stavamo giocando un calcio bellissimo, in città si parlava di Champions e di scudetto. Siamo andati al di là di ogni previsione. Dobbiamo restare con i piedi per terra. Anche io ci sono caduto dentro a questa situazione come una quaglia. C’è stato un errore strategico. Non ci siamo resi conto della realtà effettiva di questa squadra. Sotto questo punto di vista ho sbagliato. Non c’entra niente la società. Dovevo rendermi conto che non potevamo andare ad imporre il nostro gioco ovunque. Da cinque anni a questa parte si vede che non ho capito niente. Io non posso sbagliare». La meraviglia sentir parlare di un suo successore? «Io vorrei restare il più a lungo possibile ed accontentare società e tifosi con i risultati». Anche perchè «niente è perduto. Nelle prossime due gare interne, contro il Bologna e il Genoa, se vinceremo anche per 1-0 possiamo ritrovarci a ridosso del Genoa. Non fasciamoci la testa». E il nuovo modulo non è bocciato del tutto. «Devo capire le condizioni fisiche dei singoli- ha concluso Reja- Ho bisogno di trovare persone disponibili e comunque in questo momento devo dare sicurezze. Giochiamo con il 3-5-2 da tempo, anche se non significa che in futuro non punteremo di nuovo sull’altro modulo. Ora c’è Datolo, che va sfruttato come esterno di sinistra. Si allenerà con noi e capiremo la sua forza. Se non andrà bene lui, giocherà Vitale».

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