Meno male torna Osvaldo…

E chi l’avrebbe mai detto, l’anno scorso, che alla sua prima assenza avremmo rimpianto tutti, e fortissimamente, Osvaldo? io, sì, sicuramente. E credo pochi altri. Da “strapagato”, a “troppo matto”, a “niente di che, buon giocatore e basta” all’uomo più atteso. Fa più rumore il ritorno di Osvaldo, rispetto a quello di De Rossi. Domani sera torneranno entrambi dal 1′, ma l’attenzione di tutti è stata attirata più dal ritorno del bomber Giallorosso, che in 28 partite ha segnato 13 gol (senza contare gli assist). Ferocemente criticato da tutti, sottovalutato e fischiato: Osvaldo si è preso la sua bella rivincita. Senza di lui la Roma manca di mordente, d’incisività e anche di carattere, va detto. Senza Osvaldo è una Roma molto più timida, una Roma che spaventa poco e s’infiamma solo quando Tachtsidis prende la mira per i suoi lanci millimetrici; quando Totti lancia Balzaretti e quando Lamela, palla al piede, alza lo sguardo e punta. Poca roba, se consideriamo tutti gli effettivi. Osvaldo è lì, a prendersela con tutti, senza distinzioni, anche con il suo amico Totti, anche con l’arbitro o addirittura, pensando a Sabatini che parlò di “bestemmiotto”, con le divinità. Carico, energico, decisivo: Osvaldo è il fattore che in questo momento manca alla Roma. Domani sera tornerà, pienamente recuperato, ed indosserà la maglia da titolare, la sua maglia numero 9, pronto ad alzarla, o a sparare al pubblico, o a gettarsi verso la panchina ruggendo. Finora è stato l’uomo più decisivo nella Roma, nella presenza e nell’assenza.
Zeman lo aspettava, la Roma lo aspettava.
Meno male, domani, torna Osvaldo…

Photo Credits | Getty Images

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