Scamarcio batte Cruise e sposa la Golino

Mancavano solo i fiori d’arancio. Sarà il matrimonio dell’anno quello tra Riccardo Scamarcio e Valeria Golino, annunciato ieri dall’attrice e previsto entro la fine del 2009: «Ha insistito lui, è un classico uomo del Sud e ci tiene a fare le cose per bene. Io nicchio, sono un tipo indipendente. Ma sento che è arrivato il momento di dire sì».
Per Riccardo Scamarcio, «l’unico in grado di domarmi», secondo la Golino, è un successo personale che corona un momento più che mai d’oro: che lo si ami o lo si odi alla follia, neanche ai tempi di 3MSC è mai stato così popolare. Italians, il suo ultimo film, ha sfiorato all’esordio i 5 milioni di euro battendo in un colpo solo sia l’Operazione Valchiria di Tom Cruise sia la Revolutionary Road di DiCaprio: tutti lo vogliono e tutti lo cercano, al punto che «vorrei tanto tornare a lavorare con tutto il cast di Italians», ha detto il regista Veronesi, «ma soprattutto con Scamarcio. Temo però che sia troppo occupato». Più impegnato di Verdone e Castellitto, Michele Placido se l’è già aggiudicato come protagonista de Il grande sogno e Abel Ferrara ha costruito intorno a lui il suo Pericle il nero, entrambi in uscita quest’anno: in questi giorni sul set di Boogie Woogie insieme a Giancarlo Giannini, Florinda Bolkan e Nicolas Vaporidis, l’ultima tappa della sua ascesa si consumerà la prossima settimana in Germania. Dove, da sempre snobbato dalle passerelle delle competizioni internazionali, Riccardo Scamarcio dividerà il tappeto rosso del Festival di Berlino insieme ai connazionali Monica Bellucci e Ermanno Olmi e a star come Michelle Pfeiffer e Keanu Reeves. Fuori concorso, ma con un grande onore: quello di chiudere la kermesse, aperta da Naomi Watts, con Eden is west del maestro greco Costantin Costa-Gavras.

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