Zdenek Zeman a Sport Mediaset:
Sono contento di essere tornato, ma mi dispiace per il risultato e per la gente.
Sembrava la Roma di Luis Enrique: poco gioco in verticale…
Non lo so. Nelle altre partite non ci sono stati questi problemi: abbiamo perso più palloni, troppi, forse l’emozione. Le cose che proviamo in allenamento non sono cose di questo tipo, comunque.
Lei non ama parlare di singoli, ma Stekelenburg ha fatto un’ottima partita. La convince?
Mai detto che non mi convince, è un ottimo portiere. Non ho mai detto di venderlo.
Il suo progetto calcistico è ancora in evoluzione. Sbaglio, o i due esterni hanno tagliato troppo poco?
Sì, hai ragione. E’ stato il nostro problema: hanno giocato troppo sulla linea. Mi dispiace per i punti persi, anche perchè entrambi i gol del Catania erano in fuorigico. E non ci hanno dato nemmeno un rigore.
Paparesta dà ragione alla Roma: fuorigioco nel primo gol, rigore negato. Il secondo gol, però, secondo l’ex arbitro, è regolare, perchè Castàn rimette in gioco il pallone.
Zeman: “non credo sia volontario, perchè se è giocata…è brutta giocata“.
Come vive il suo passato alla Roma? l’aiuta o le imprime troppa pressione?
I tifosi erano in tanti, vogliono aiutarci, conosco la piazza. Noi però dobbiamo fare la nostra parte.
Molta gente che segue il calcio la considera il paladino di un certo tipo di valori: peso o stimolo?
“Non è un peso. Ho sempre fatto e faccio calcio per la gente: per divertirla, per avvicinarla. Se qualcuno mi segue sono contento, spero che vengano tante persone per seguire la Roma e divertirsi“.
Petrucci ha detto “Zeman dice cose che tutti pensano, ma che in pochi hanno coraggio di dire”…
“Tutti dovremmo dire ciò che pensiamo. L’importante è esprimere quello che si pensa. Con le proprie parole ognuno può dare qualcosa agli altri e al calcio“.