William Betti ‘Spadino’: “Per la Roma siamo una locomotiva”

La redazione di Forza-Roma.com come ben sapete è composta da tifosi giallorossi, ha voluto sentire il momento che sta vivendo William Betti o per gli amici ‘spadino’, figura storica del tifo della Curva Sud e capo del gruppo "Ultras Romani". Willy parla da come nasce l’amore per la magica Roma, il rapporto con Luciano Spalletti, con il capitano Totti, e dice la sua sul raggiungimento del quarto posto, obiettivo minimo della Roma per l’attuale stagione. Un romanista doc, uno di quelli che hanno fatto parte del Commando Ultra Curva Sud, uno di quelli che ha vissuto tutti i momenti migliori ed anche peggiori della storia della Roma dal 1986 ad oggi. William Betti ha vissuto gli ultimi anni di presidenza di Dino Viola, gli anni infausti del dopo Viola e gli anni d’oro di Franco Sensi, dallo scudetto del 2001 all’attuale periodo della Roma Spallettiana, che spera di raggiungere quella finale di Champions League a Roma il 27 Maggio. 

Willy da cosa nasce quest’amore per la Roma?
Tutto nasce da una borgata di Roma, dove nasco io, Montesacro, la sono tutti romanisti e i vecchi capi della curva mi portavano con loro fin da piccolo in curva, dal 1986, quando esisteva il CUCS Commando Ultrà Curva Sud, tant’è vero che uno di quei vecchi capi mi ha messo il soprannome di Spadino. Un amore che come vedete nasce da lontano e si consolida da oltre 20 anni.

Possiamo definirti un vero e proprio capo carismatico della Sud?
No assolutamente. Io sono il capo del gruppo degli Ultras Romani e basta, mi fa piacere sentirmi dire queste parole da voi, io sono il capo degli Ultras Romani, vi ringrazio, ma ripeto sono il capo del mio gruppo, lo state dicendo voi che io sia il capo carismatico della Sud.

Willy, la Roma può raggiungere il quarto posto?
Se ci crediamo tutti si, la squadra ha il nostro sostegno, noi come tifosi ci crediamo e non siamo solo il dodicesimo uomo in campo per la Roma, per la Roma noi siamo una locomotiva, noi ci crediamo al raggiungimento del quarto posto e la squadra ha tutto il nostro sostegno per crederci fino in fondo.

Il rapporto con il mister Luciano Spalletti com’è?
Lo striscione di domenica è un po l’affetto che tutta la Sud nutre per Spalletti, Luciano mandando i figli a vedere la gara con noi ha dimostrato che l’affetto e la stima sono reciproci. Luciano s’è fatto subito ben volere dalla città.  Luciano è una persona che ha saputo fare gruppo con i calciatori, anche a livello societario ha tolto delle vecchie abitudini, ha costruito attorno alla Roma una nuova mentalità, ci ha fatto crescere, oltre ad essere un grande allenatore è prima di ogni cosa un grande uomo.

Francesco Totti per Willy chi è?
Francesco non lo devo dire io chi è ,è un ragazzo favoloso e sensibilissimo, tutto l’amore per la Roma l’ha dimostrato negli anni indossando una sola maglia nella sua carriera, un attaccamento alla maglia senza tirarsi mai indietro con un onore che lo contraddistingue che pochi possono vantarsi di avere. Totti e Maldini in sostanza sono le ultime bandiere di un calcio italiano. 

Chi butteresti dal Ponte Milvio fra Lotito, Di Canio, Nesta o Delio Rossi?
Sinceramente nun me interessa, loro ce se buttano da soli, non c’è bisogno che li butto io da Ponte Milvio, ce se buttano da soli tutti e quattro.

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