Preso Setola “Avete vinto”

Una ricerca palmo a palmo fatta inseguendo i suoi uomini di fiducia. Giuseppe Setola è stato arrestato dai carabinieri: ferito a un polso dopo la fuga nelle fogne, ha tentato di scappare sui tetti, poi si è arreso: «Avete vinto voi», ha detto ai militari. Solo 10 mesi fa era in carcere a Cuneo. Ne è uscito grazie a una perizia oculistica: secondo chi l’ha redatta era cieco. Vedendolo fuggire sui tetti, però, appare una bugia che sarà punita ma che mette in luce tutto il potere del clan. Setola si trovava in una casa a Mignano Montelungo, cittadina del casertano, che gli stessi abitanti chiamano “cicuta”, perché un tempo nel centro medioevale cresceva la micidiale erba. Ieri, un po’ di veleno se lo sono preso anche i Casalesi. S.D. CASERTA. I casalesi sono sconfitti? È la domanda sottesa ai festeggiamenti per la cattura del sanguinario Giuseppe Setola. L’arresto è destinato a scombinare gli equilibri tra le due principali articolazioni dei Casalesi: i Bidognetti e gli Schiavone, i cui capi storici – Francesco Bidognetti e Francesco Schiavone – sono detenuti da tempo, ma non per questo hanno ceduto la leadership. L’arresto di Setola ha dato un colpo forse mortale al clan Bidognetti, già minato dalla cattura dei due figli del capo clan e dalle dichiarazioni di una lunga serie di pentiti, tra cui la moglie del boss. Proprio per far fronte a questa situazione, alcuni esponenti del gruppo, con l’avallo dei capi detenuti, avevano avviato la «strategia aggressiva», a colpi di morti ammazzati, tenuta in piedi da Setola. Resta l’organizzazione casalese propriamente detta, quella che fa capo a Schiavone, rimasta “compatta” e che privilegia una tattica meno appariscente per tutelare i propri interessi. Il clan è diviso in alcune articolazioni sul territorio, tenute in piedi dai superlatitanti Antonio Iovine e Michele Zagaria. Era Iovine che proteggeva Setola: nel covo c’era anche l’amante di un suo cugino, un’infermiera arrestata per favoreggiamento. Solo con i due ricercati in manette il clan vacillerà sul serio.

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