Inter, per Mourinho punte di veleno

MILANO – Pareggiare dopo otto vittorie consecutive può essere «abbastanza normale», come ha detto José Mourinho subito dopo l’1-1 di San Siro con il Cagliari. Certo però che il tecnico portoghese si sarebbe augurato un inizio diverso del 2009: invece si ritrova la Juventus a -4 e un reparto offensivo problematico sotto vari aspetti. Non solo per le molte occasioni da gol sprecate contro i sardi e per la sterilità nel momento in cui lo stesso Mourinho sabato ha optato, dopo il vantaggio di Acquafresca, per un particolarissimo 3-2-5 con in campo, contemporaneamente (e spesso sulla stessa linea), Quaresma, Cruz, Crespo, Ibrahimovic e Mancini.
Sembrerebbe paradossale evidenziare problemi in avanti quando i nerazzurri, con 32 gol, hanno il miglior attacco di tutta la serie A. Però, tra le punte, a spadroneggiare è solo Ibrahimovic con i suoi 11 centri. Per gli altri, il bottino è magrissimo: due reti per Cruz, una per Adriano ed Obinna, zero per Balotelli e Crespo, ma anche per Quaresma e Mancini gli esterni super-offensivi strapagati in estate, ma che nell’Inter finora, per usare un eufemismo, non hanno sfondato. Una spiccata “Ibra-dipendenza” che potrebbe diventare pericolosissima, soprattutto in prospettiva Manchester United in Champions League.
Serpeggia poi lo scontento in molti attaccanti nerazzurri. In settimana le voglie di Balotelli di cambiare aria per avere più spazio. Sabato sera le dichiarazioni poco entusiaste di Mancini e Crespo sul loro scarso utilizzo. Almeno l’argentino ha inciso contro il Cagliari, confezionando la bella azione e l’assist per il pari di Ibrahimovic: Mou, però, ha già messo le cosa in chiaro. «Non cambio la squadra per un assist gol…». Lo stesso tecnico attende ancora Adriano. Forse ora si capisce di più il desiderio di via Durini di giungere al colpaccio chiamato Diego Milito. E se il rientro alla base di Acquafresca fosse anticipato già a gennaio: l’italo-polacco, nerazzurro prestato al Cagliari, la voglia sabato l’avrebbe fatta venire.
Intanto ieri il presidente del Napoli, De Laurentiis ha rivelato: «Moratti al telefono, due mesi fa, mi ha chiesto se c’era la possibilità di acquistare Hamsik: gli ho detto che non ne ha bisogno…».

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