Roma-Real Madrid 2-1

La Roma si ritrova e batte il Real Madrid. Bella reazione. Due a uno al Real Madrid, in rimonta. La Roma si tiene stretta la Champions, dopo aver ceduto ufficiosamente lo scudetto all’Inter. Non vale il passaggio ai quarti, ma è una vittoria che chiama la storia. Il resto della festa, se sarà, dovrà aspettare il Bernabeu il 5 marzo. Intanto però la Roma batte per la prima volta il Real all’Olimpico, dopo aver subito il 60esimo gol di Champions di Raul. Pizarro e Mancini si infilano nel tabellino come la Roma nel gioco (bello) delle merengues. Che pure, a onor del vero, si presentano senza Marcelo, Robinho, Sneijder, Saviola Metzelder e Pepe.
 
 Un discorso che vale appena 8 minuti. Il tempo che ci mette il Real a segnare il vantaggio. Gran discesa di Robben a sinistra che serve a rimorchio Guti al limite, tiro secco, Raul ci mette il piede. La Roma si ritrova in faccia un incubo. Va sotto anche sul piano del gioco. Quello giallorosso nasce da Pizarro ma si traduce spesso nei lanci lunghi alla ricerca della via più breve per scavalcare il Real. Cassetti ci prova subito ma Casillas è attento. Come il guardalinee che trova van Nistelrooy in fuorigioco, altrimenti sarebbe 2-0 in dieci minuti.
 
 La Roma, dunque, va a sprazzi. Quando la squadra di Schuster permette di rifiatare. Al 12′ Perrotta non colpisce bene al centro dell’area. Ma il Real è ancora pericoloso: cross di Robben – un’ira di Dio – stavolta dalla destra, per Raul, che di testa non trova la porta. La Roma pareggia al 24′, d’un colpo. Mancini sfonda a sinistra, la mette in mezzo per Totti, Heinze lo anticipa, ma sulla ribattuta al limite c’è Pizarro, rasoterra potente, deviazione di un difensore e palla che si impenna sotto il sette. Uno a uno.
 
 Ripresa uguale: Real che tiene palla e comprime la Roma, i giallorossi che non riescono a manovrare. Doni fa il suo al 7′ quando van Nistelrooy si libera in area e non tira solo perché il portiere gli toglie la palla dal piede. Poi, al quarto d’ora, di nuovo la Roma. Un lampo. Lancio lungo di De Rossi, Totti stoppa e punta la difesa, assist d’esterno a Mancini in profondità, Casillas aggirato e vantaggio. Due a uno. Reagisce il Real: Sergio Ramos fa paura a Doni con un tiro da fuori. Ancora il portiere brasiliano poi salva su Robben in diagonale. Per non parlare del palo pieno
 centrato da van Nistelrooy sul cross basso del nuovo entrato Drenthe. Il Real sale in massa, anche Cannavaro, ma la Roma controlla fino alla fine. Finisce 2-1. L’Europa è ancora in piedi.

Roma (4-2-3-1): Doni; Panucci (23′ st Tonetto), Mexes, Juan (30′ st Ferrari), Cassetti; De Rossi, Pizarro (17′ st Aquilani); Giuly, Perrotta, Mancini; Totti. A disp. Julio Sergio, Cicinho, Taddei, Vucinic. All. Spalletti 
Real Madrid (4-1-3-2): Casillas; Sergio Ramos, Cannavaro, Heinze, Miguel Torres; Diarra (33′ st Drenthe); Gago, Guti, Robben (33′ st Baptista); van Nistelrooy, Raul. A disp. Dudek, Michel Salgado, Soldado, Higuain, Balboa. All. Schuster
Arbitro: Fandel
Marcatori: 8′ pt Raul, 24′ pt Pizarro, 14′ st Mancini

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