Il Professor Alberto Cei, psicologo dello sport, ha parlato della Roma, soprattutto riguardo alla differenza che la squadra mostra tra il primo tempo ed i secondi 45 minuti. Ecco le sue parole riportate da “Il Romanista”:
“Per la Roma parlerei di limiti mentali, più che caratteriali, noto la difficoltà a metabolizzare il tipo di gioco che vuole Luis Enrique, e quindi la fatica a mantenere quel livello di concentrazione per 90 minuti. Il fatto di correre per tutto l’incontro dimostra invece che l’impegno c’è. Manca semmai la finalizzazione. Il gol. E questo può essere pericoloso. È dimostrato che si segna di più proprio nei secondi tempi, anzi nelle ultime mezzore di gioco. Conducendo degli studi su scala europea, io stesso ho riscontrato che le reti decisisive si realizzano proprio in quel lasso di tempo. Quindi sono notevolmente avvantaggiate le squadre che tengono lo stesso livello di combattività per tutta la partita. Ricapitolando: l’impegno c’è, non ci sono però attenzione e combattività“.
Infine Cei sottolinea l’importanza di avere un mental coach come Tonin Llorente:
“È una figura importantissima proprio per riuscire a migliorare questi aspetti. Le faccio un esempio. Per vincere serve avere la convinzione di potercela fare fino al 90’. Non è sufficiente correre. Bisogna correre con la testa“.
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