Dai gol al gaol (carcere), una notte dietro le sbarre dopo una doppietta che ha consolidato il primato del Liverpool in Premier League. In poche ore Steve Gerrard è passato dall’euforia per il primo posto dei Reds in campionato allo sconforto per la reclusione in carcere. È stata la stessa polizia di Merseyside a confermare l’arresto del capitano e capocannoniere del Liverpool (otto reti, dopo le due di domenica per il 5-1 contro il Newcastle), coinvolto, assieme ad altri cinque uomini, in una rissa nelle prime ore di ieri. Ne ha fatto le spese un uomo di 34 anni, ricoverato d’urgenza in ospedale con ferite al volto. Ancora da ricostruire la dinamica dell’incidente, così come la miccia che ha scatenato la violenza del gruppo che stava trascorrendo la serata in un ristorante, il Lounge Bar, a Southport, quartiere della zona nord della città. Gli altri cinque sono stati fermati poco dopo Gerrard, in una strada vicino al locale. La polizia è intervenuta verso le 2.30, chiamata da un testimone. Mentre sono ancora in corso le indagini – e proseguono gli interrogatori delle persone coinvolte – il Liverpool, così come l’interessato, hanno preferito declinare ogni commento. Gerrard, 28 anni, non aveva mai avuto problemi con la giustizia prima d’ora. Prima di lui, nel febbraio scorso, anche il vicecapitano dei Reds, Jamie Carragher, era stato fermato dopo una lite con un uomo davanti alla sua abitazione. Nell’ultimo anno, in Inghilterra, sono finiti in galera. e poi rilasciati su cauzione, anche il difensore del Manchester United Jonny Evans, arrestato con l’accusa di violenza sessuale; e Joey Barton, del Newcastle, arrestato per aggressione e definito «persona pericolosa per la sicurezza pubblica».