Giunta, è crisi Iervolino-Nicolais, rimpasto arenato sul vicesindaco

(E-polis) Il rimpasto si è dimostrato opera ben più difficile del previsto: con tutta probabilità slitterà da San Silvestro alla Befana 2009 la presentazione della nuova squadra al comune, dopo la bufera dell’inchiesta “Global service”. Ieri pomeriggio, un’ora e più di faccia a faccia tra il sindaco Rosa Russo Iervolino e il segretario provinciale Pd, Luigi Nicolais. Un colloquio che ha sancito la distanza fra il primo cittadino e il leader locale del suo partito. Manca la pietra angolare di una complessa e fragile architettura: il vicesindaco, vero caus belli di queste ore. Iervolino vuol cambiare il meno possibile, ovvero i soli cinque assessori “mancanti”. E ciò tenendosi stretto Tino Santangelo, eminenza grigia con delega all’Urbanistica ma soprattutto anello di congiunzione fra il Comune e la Regione di Antonio Bassolino. Nicolais ieri ha posto a rosetta l’aut-aut. «Giustamente – ha detto – c’è chi vuole per il vicesindaco una figura più politica». Se resta Santangelo deve andar via la “vecchia guardia” Pd. Vale a dire: Gennaro Mola, Valeria Valente, Nicola Oddati, Alfredo Ponticelli. A questi quattro si aggiungono le caselle già vuote: quella del povero Giorgio Nugnes insieme agli assessori arrestati Felice Laudadio e Ferdinando Di Mezza (attualmente sospesi) ed Enrico Cardillo (dimessosi prima del cataclisma giudiziario); più Luigi Imperlino di Italia dei valori che per ordine del suo leader, Antonio Di Pietro dorà lasciare l’esecutivo. Salve le new entry dell’ultimo rimpasto, cioè Luigi Scotti, Gioia Rispoli, Mario Raffa e Agostino Nuzzolo. E nove assessori nuovi di zecca non fanno un rimpasto, ma una rivoluzione. Troppi da mettere sotto l’albero, secondo la Iervolino, che ci proverà con la calza della Befana a far passare la sua idea. Si lavora per ricucire, già oggi ci sarà un nuovo incontro fra i due. Ma Nicolais è netto: «Serve un cambiamento profondo ». Un cambiamento che dovrà però passare anche per le varie anime del partito: ieri a Palazzo San Giacomo, prima di Nicolais, ha fatto capolino Angelo Montemarano, pronto a batter cassa per la sua componente.

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