Paolo Negro, ex giocatore della Lazio, ed autore dell’ autogol che permise alla Roma di vincere un derby nell’anno dello scudetto giallorosso, ha parlato del derby in programma domenica prossima. Ecco riportato uno stralcio dell’intervista:
Come ci si prepara per un Derby?
“Non c’era bisogno di essere stimolati, si cercava solo di mantenere la calma e di non riempirci ancora di più la testa di preoccupazioni, timori o altro. A stimolarti poi ci pensava l’ambiente durante la settimana”.
Giudizio sulla Roma?
“E’ un progetto interessante che comunque non va giudicato per quello che è stato fatto quest’anno. Ci vorranno come minimo tre anni per vedere dei risultati. Purtroppo però a Roma c’è un problema: non c’è pazienza”.
Giudizio su Luis Enrique?
“In Italia non siamo abituati al gioco che propone lui, ma io mi auguro che un giorno questa idea possa diventare normalità. Ingaggiare Luis Enrique per la Roma è stata ed è una bella sfida e lui di tutta risposta sta facendo vedere qualcosa di diverso, di nuovo”.
Caso De Rossi?
“Mi sembra esagerato: io avrei fatto solo una bella multa. Ai miei tempi non è mai successa una cosa del genere. Non credo al ritardo di 4 minuti, negli spogliatoi a volte succedono cose che è giusto rimangano dentro”.
Un ricordo della sua autorete?
“Lo dice la piazza, ma non lo decisi io quel Derby. Se andiamo a rivedere le colpe, io non ne ho e non me le prendo. La colpa fu di chi sentiva troppo il Derby (Nesta) che mi butto la palla addosso. Dopo quella partita mi trovai solo contro tutti: è facile schierarsi tutto contro una persona, ma questa esperienza mi ha fatto più forte. La rete in quel Roma-Siena fu sicuramente liberatoria”.
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