Luis Enrique alla fine della partita contro l’Atalanta:
“Oggi ci sono poche cose da salvare, non siamo entrati in partita; già dal primo tempo soffrivamo tantissimo le ripartenze. Il secondo tempo è iniziato nello stesso modo del primo e così è stato difficile. Ci sono state due tre ripartenze nel primo tempo e le stesse nel secondo, è una partita da dimenticare. L’esclusione di De Rossi? Non parlo mai di quello che accade nello spogliatoio o in albergo, De Rossi non l’ho visto pronto per scendere in campo; credo di aver spiegato bene, io sono sicuro che nessuno mi può assicurare che con uno o l’altro giocatore questo risultato non ci sarebbe stato. E’ stata una brutta figura, oggi purtroppo per me, per la società e i tifosi eravamo distratti dal primo momento. Questo inizia ad essere un problema sempre più difficile da combattere ogni volta che giochiamo fuori casa. Sono primo dispiaciuto dall’esclusione di De Rossi ma non l’ho visto pronto, se potessi tornare indietro è una scelta che rifarei. Stiamo cercando di costruire una squadra e abbiamo bisogno di una responsabilità e non è negoziabile come cosa. Quando parliamo di un problema difensivo è di tutta la squadra, per giocare come voglio io dobbiamo fare così, con tutti nella metà campo avversaria e non ho nessun dubbio sulla qualità dei miei giocatori. Oggi siamo stati lontanissimi dall’Atalanta. Se De Rossi sarà pronto lo dirò domenica. La situazione mi preoccupa, sono totalmente convinto quello di cui ha bisogno questa squadra. La Roma è una squadra vincente ma ha vinto tre campionati nella sua storia ma io sto cercando di costruire una squadra. I giocatori importanti sono quelli che devono dare un esempio. De Rossi è sempre stato titolare: a corto termine è uno sbaglio, a medio-lungo no. Ho vissuto più di 15 anni nello spogliatoio con grandi calciatori come quelli del Barcellona e del Real Madrid e so come funzionano certe cose”.
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