La "Testa" di Lavezzi prende il posto della "Palla di Maradona". Il nome cambia in omaggio alle celebrità del momento, sopratutto gli assi del calcio, la sostanza è la stessa: una miscela di polvere pirica capace di provocare una detonazione da bomba e di uccidere chi fosse investito dall’ esplosione. Quest’anno ‘à capa ‘e Lavezzì (‘la testa di Lavezzì) è il botto più pericoloso e ricercato a Napoli nel mercato clandestino dei fuochi pirotecnici proibiti. Naturalmente non si trova sui banchetti già spuntati nelle strade del centro antico, che espongono solo innocenti bengala e stelline, ma va ordinata e viene consegnata con tutte le cautele del caso. Il costo della ‘testa di Lavezzì può arrivare anche a 300 euro. Alla fine degli anni ’80, il botto, che in realtà è una vera e propria bomba carta, fu lanciato con il nome di ‘bomba ‘e Maradonà; poi divenne ‘bomba di Bin Laden’. Ora la celebrità dell’attaccante argentino del Napoli – che si è già guadagnato il proprio posto tra i pastori dei Presepi venduti a San Gregorio Armeno – ha imposto il nuovo nome. Resta da vedere quanti se la sentiranno, la notte del 31 dicembre, di far esplodere questo pericolosissimo botto.