L’agente di Ravel Morrison, giocatore del Manchester United cercato anche dalla Roma, ha parlato a Radio Manà Sport 24 per parlare del suo assistito. Ecco le sue parole: “Questa settimana è stato a casa mia per 4 giorni, ha giocato con mia figlia di 2 anni, dava una mano in cucina a lavare i piatti o a cucinare: è stato un vero piacere averlo qui. I litigi con la madre o con la fidanzata erano litigi normali, ma sono stati sovraccaricati perché i vicini di casa hanno chiamato la polizia. Altrimenti si è trattato semplicemente di urla e schiamazzi”.
L’agente ha anche escluso che il giocatore fa parte di una gang: “Ravel non fa parte di nessuna gang e quello che è stato descritto come un episodio minatorio di una banda che era andata sotto casa di un testimone oculare, era semplicemente un sms. Per di più, se aveva sbagliato nei toni del messaggio, posso garantire per lui che non farebbe mai una cosa del genere perché non ne sarebbe capace. È un bravissimo ragazzo: non beve, non va alle feste, ma piuttosto preferisce stare con gli amici. E se ha saltato qualche allenamento, è semplicemente una cosa che può capitare a tutti. Tutto quello che posso dire, è che Ravel finora è stato davvero sfortunato”.
Le notizie che vorrebbero delle divergenze contrattuali con il Manchester secondo l’agente sono prive di fondamento: “L’unico incontro che c’è stato con il Manchester United l’ho avuto con John Alexander (segretario dello United, ndr), ma non è vero che abbiamo rifiutato 58.000 euro al mese. Tutta questa aggressività che gli attribuiscono non si è mai vista in campo. Gioca pulito, con la giusta carica agonistica. Chi riuscirà a prendere Morrison avrà tra le mani un giocatore che può diventare il più forte del mondo. Non posso parlare della Roma e non so ancora se andrà in Italia, in Spagna o in Francia, ma alla fine della stagione, senza un contratto, Ravel può lasciare il Manchester United, che alla società piaccia o meno. E lo United otterrebbe al massimo un indennizzo”.
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