Roma, ecco l’ora della verità

Sono passati già tre mesi dal ritiro estivo di Brunico, da quella Roma appena nata che come tutti noi ricordiamo non ci ha lasciato una buona immagine, anzi c’era molta preoccupazione viste le prime uscite stagionali come quelle di Valencia e preliminari di Europa League. Queste davano l’impresione di trovarci davanti a una squadra che non aveva come si dice in gergo, ne testa ne coda. Tutto ciò non poteva essere diversamente perché quella Roma appena nata stava cercando di capire tantissime cose nel suo intorno, le stesse cose che cerca di capire un neonato che per la prima volta deve sopravvivere da solo senza l’aiuto del cordone ombelicale.
Oggi, a tre mesi dalla nascita di questa nuova realtà, possiamo percepire importanti progressi per quel che riguarda il campo, cosi come il progetto societario, che ci fanno ben sperare per il futuro della nostra squadra del cuore. Questa Roma bambina, come la definì Franco Baldini dopo la gara contro il Milan, sta crescendo partita dopo partita e la gara di domenica sera contro il Lecce lo dimostra.
Non è una casualità che la squadra di Luis Enrique ora non solo mantiene un possesso palla elevato ma lo fa in maniera molto più veloce, sempre più verticale creando tante occasioni da gol che ancora però non riesce a concretizzare, ma che sono sicuro sarà solo questione di tempo vista la qualità dei giocatori a disposizione.
Un’altro asppetto importante è la consolidazione del centrocampo giallorosso, il trio delle meraviglie come viene già chiamato in città, con De Rossi, Gago, Pjanic sono sicuramente tra i più forti non solo in Italia ma anche in Europa, basti pensare che il 90% dei passaggi avvenuti tra di loro sono arrivati a buon fine. Senza escludere giocatori come Erik Lamela, Bojan e Osvaldo che fino a questo momento stanno dimostrando il proprio valore e tanta potenzialità.
Non possiamo dimenticare quel gol annullato malamente ad Osvaldo che senza nessun dubbio ha ripagato il biglietto di ogni tifoso che era quella sera allo stadio, anche se poi non venisse contabilizzato nelle statistiche della partita. E pensare che molti non lo consideravano alla altezza, pian piano, a forza di gol, si è guadagnato non solo il posto da titolare nella Roma, ma addirittura le convocazioni in nazionale, tacendo un pò tutti.
Senza nessun dubbio il Lecce, non è il Barcelona, il Real Madrid, il Milan o la Juventus. Cosi come è sotto gli occhi di tutti che ancora ci sono ancora tantissime cose da sistemare, innanzi tutto in difesa, per far si che questa Roma diventi una vera e propria macchina da guerra.
La Roma oggi dopo la vittoria con il Lecce si trova al 5° posto in classifica, a cinque punti dalla capolista, ora però arriva l’ora della verità visto che da qui alla pausa natalizia ci aspettano Udinese, Fiorentina, Juventus, Napoli e Bologna. Di queste 4 in trasferta e solo una casalinga quella contro la squadra di Conte.
A questo punto diventa fondamentale affrontare queste partite con la determinazione giusta per capire se la Roma può arrivare alla maturita e puntare su qualcosa d’importante fin da subito, oppure capire se c’è bisogno di ancor più tempo per far si che questo progetto possa consolidarsi.
Daje Roma Daje!!!

Riccardo Lelli per Forza-Roma

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