«È un momento particolare ma non catastrofico, non siamo allo sbando». Delio Rossi ritrova la parola dopo il silenzio (ufficialmente dovuto alla febbre) che ha fatto seguito alla sconfitta con l’Atalanta. «La squadra ha fatto una prestazione ordinata- dice il tecnico della Lazio tornando sulla gara di Bergamo- Abbiamo preso il gol nel nostro momento migliore, poi ci siamo un pò persi smarrendo anche autostima e fiducia. È il momento di fare quadrato, ora bisogna sapere reagire». La prima opportunità di riscatto arriva a San Siro, in Coppa Italia, dove bisognerà battere il Milan per passare ai quarti. Un’impresa impossibile per la Lazio dell’era Rossi che non ha mai battuto una big (Roma a parte), che nelle ultime due settimane ha fatto un solo gol e per giunta con un centrocampista. Per Rossi però non è corretto parlare di involuzione o di attaccanti che non segnano più: «Non è questo il problema. È ovvio che se uno è abituato al caviale, quando gli viene servito il filetto al pepe verde può rimanerci male ma non è cosi. È vero che in alcune occasioni ci è mancato il cinismo ma non è il problema principale. Anche altre squadre stanno come noi ma lì non si parla di crisi. Noi purtroppo ci portiamo dietro ancora le tossine del derby ma adesso è arrivato il momento di reagire e affrontare squadre come Milan e Inter ci può aiutare». Contro i rossoneri il tecnico riminese farà un pò di turn over ma questo non significa snobbare l’impegno: «Alla Coppa Italia teniamo molto, anche perchè è una strada per arrivare in Europa. Cambierò qualcosa, giocherà Muslera e può essere arrivato il momento di Diakitè. Pandev sta bene». Anche il Milan non sarà lo stesso che ha perso a Palermo: «Che facciano o no turn over cambia poco- conclude- Che non giochi Kakà ma Inzaghi, Shevchenko o uno dei tanti grandi giocatori che hanno non fa differenza». Per Rossi la Lazio non sta allo sbando, ma personalmente dopo il Derby questa squadra si è sfasciata ed è giusto che tornino nella posizione che più gli appartiene: lottare per la salvezza.