Una domenica che ha lasciato un sorriso grande quanto una casa, una Roma finalmente ritrovata anche contro una squadra, la Fiorentina, non dite a nessuno che possa lottare per lo scudetto, con un buon organico ma non grande perchè la Roma è ancora molto ma molto più forte.
I segreti della vittoria giallorossa, sono tutti nascosti dietro le enormi potenzialità dei suoi uomini, allenatore compreso che pian piano ha trovato il modo di farli stare bene in campo, tant’è che nonostante il modulo con i tre a centrocampo pronti a coprire, la Roma è molto più offensiva degli anni passati, perchè Totti, Vucinic e Baptista insieme formano un tridente che assembla tutto, estro, fantasia, potenza, il segreto del successo è proprio celato in quell’intesa che i tre hanno avuto fin dall’inizio. Certo è che Totti rispetto agli altri anni è piu spensierato e fa goal con una certa facilità, perchè le difese avversarie sono intente a guardarsi le spalle dalle incursioni repentine di Mirko Vucinic e dalle percussioni di Julio Baptista, insomma il capitano quest’anno è sulla buona strada per aumentare il suo personale bottino di gemme, e se Totti continuerà a segnare con una micidiale quanto chirurgica continuità la Roma prestissimo si trasferirà nella prima colonna della classifica.
Con uno Spalletti meritevole di applausi, chi cambia e lo fa assumendose tutte le responsabilità, è innanzitutto uomo con i pantaloni, che ha saputo subire i giudizi piu aspri ed acidi con la sua protettiva dialettica toscana e se qualche volta si è lasciato andare come dice sempre lui, in situazioni o in potenzialità, ha fatto bene, questo glielo concediamo. Non era facile uscire da quella quanto mai crisi irreversibile, la Roma è cresciuta di testa ma anche di gambe, non dimentichiamo che piu di 35 minuti la squadra non reggeva, ha mutato spirito e mentalità, adesso sa soffrire ma sa offendere e riesce a colpire l’avversario facendogli male. Il giusto cinismo, che solo le grandi hanno, è entrato finalmente nella Roma, un vecchio adagio non si smentisce mai: "mai squadra bella vince cose belle" la bellezza ha portato la Roma ad un livello eccellente ma per vincere e custodire i sogni fino alle 20e45 di quel 27 maggio bisogna essere forti più che belli, di animo e di testa.