Serie A: Juventus-Reggina 4-0

Dalla neve di San Pietroburgo a quella di Torino, la Juve si è abituata a giocare in condizioni proibitive e i risultati si vedono. Dopo lo 0-0 di Champions, la squadra di Ranieri torna a vincere in campionato battendo la Reggina 4-0 e riprende la corsa verso l’Inter che una settimana fa ne aveva interrotto la striscia di cinque vittorie consecutive. Proprio come è accaduto a Milano, quando Tiago dovette alzare bandiera bianca dopo 4′, la Juve ha rischiato di perdere Camoranesi nelle primissime battute di gara. L’azzurro, però, non si è fatto vincere dal dolore alla spalla destra infortunata e il suo coraggio è stato premiato una ventina di minuti più tardi con il gol che ha aperto la strada verso la vittoria, poi messa al sicuro dal settimo centro in campionato di Amauri e nella ripresa da Chiellini e Del Piero in un Olimpico imbiancato. Non è riuscito alla Reggina il terzo risultato utile di fila. Dopo i successi con Udinese e Atalanta, gli amaranto ricadono pesantemente, venti giorni dopo il 4-0 di Marassi col Genoa. Il piano di Orlandi, fasce bloccate e muscoli in mezzo al campo per tentare poi di sorprendere i bianconeri in contropiede, non ha mai funzionato. La Juve non ha mai faticato più di tanto a trovare spazi, soprattutto sulle fasce, dove non a caso sono nati i due gol che hanno indirizzato la partita. Nella ripresa poi, col verde del campo che lasciava sempre più spazio al bianco della neve, una distrazione della difesa e un rigore generosamente concesso per un contatto Cirillo-Giovinco sono costati a una generosa Reggina, che ha vivacemente contestato una rete (forse ingiustamente) annullata a Brienza, i gol di Chiellini e Del Piero. Come nella gelida trasferta russa Ranieri si trova a fare i conti con una temperatura sotto lo zero e conferma più o meno la stessa squadra che ha pareggiato con lo Zenit. Le novità sono Legrottaglie e Amauri, Orlandi invece rinuncia ai gol di Corradi per coprirsi un pò di più. Via il 4-3-2-1 di domenica scorsa e spazio a un più coperto 4-4-1-1 con gli esterni bassi Alvarez e Barillà a centrocampo e Brienza dietro Cozza. Ma l’atteggiamento prudente non basta ai calabresi per contenere la Juve. Che già al 4′ va vicina a perdere Camoranesi: l’italo-argentino cade male a terra dopo un contrasto con Barillà e si fa male alla spalla destra, ma stringe i denti e decide di restare in campo con il braccio destro praticamente immobilizzato. Questo non gli impedisce al 28′ di mettere a segno il suo primo gol in questo campionato, coronando un’azione aperta da uno splendido colpo di tacco di Del Piero e rifinita da Nedved. La Reggina reagisce subito (33′) con una traversa di Santos ma si ferma lì. I bianconeri imperversano sia a destra che a sinistra. Campagnolo evita il 2-0 prima dicendo no a Del Piero (34′) e poi a Nedved (41′). Al 44′, però, deve piegarsi ad Amauri, che vince il duello con Valdez e di forza mette dentro. Negli spogliatoi Ranieri toglie Camoranesi e inserisce Marchionni, che al 17′ serve il colpevolmente indisturbato Chiellini per il 3-0. Al 23′ Brienza mette dentro su punizione prima che l’arbitro fischi ma Damato annulla scatenando la furia del giocatore della Reggina, che sostiene di non avere chiesto la distanza. Non del tutto chiara anche la decisione, al 28′, di assegnare il rigore alla Juve per un presunto fallo di Cirillo su Giovinco. Del Piero non perde l’occasione di farsi un regalo speciale in questa notte dal profumo natalizio: il suo 250esimo gol con la Juve.

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