Focus: Fabio Borini, the Leopard

Il soprannome è in inglese, visto che lui è cresciuto, calcisticamente parlando, in Inghilterra.
E’ la prima cosa a cui ho pensato vedendolo giocare. Fabio Borini, in prestito dal Parma, è ancora giovane, deve ancora raffinare la propria tecnica, ma ha il carattere e la grinta di un leopardo. Il giovane attaccante dell’U21 è nato il 29 Marzo del 1991, nasce a Bentivoglio, nei pressi di Bologna, città in cui inizia la sua vita calcistica. All’età di 16 anni viene acquistato dal Chelsea, dove viene inserito nella squadra riserve: lì, Borini comincia a far parlare di sè, segnando 10 gol in 11 partite. Ancelotti crede che sia pronto e lo porta in prima squadra, ma il ragazzo non riesce mai a trovare spazio a causa di alcuni mostri sacri presenti nell’attacco dei Blues. Allora viene mandato in prestito allo Swansea City, dove Borini ritrova serenità e gol: 6 gol in 12 partite. Le sue prestazioni convincono il Parma ad acquistarlo, ma prima ancora dell’inizio della stagione, la dirigenza della squadra emiliana decide di lasciare a Borini l’opportunità di giocare in una big italiana, che aveva fatto capire di voler puntare sui giovani: detto fatto, Borini nella Roma ha collezionato già 7 presenze, segnando anche un gol. Il giovane Leopardo, magro e veloce ma resistente, convince Luis Enrique a puntare su di lui dal 1′ diverse volte: i tifosi lo reputano tecnicamente scadente, ma il ragazzo nella sua giovane carriera ha dimostrato di saperci fare non solo nell’1 vs 1, ma anche nei calci da fermo (un suo gol con lo Swansea è arrivato anche in Italia). Chiaro, dovrà affinare la tecnica, mauello che salta all’occhio del ragazzo è la combattività. Borini è un giocatore che lotta in tutto il tempo a sua disposizione, pressando e sfiancando i terzini avversari. Ancora troppo cattivo sotto porta, ma la sua dedizione e la sua propensione al sacrificio fanno ben sperare ed il gol contro il Genoa la dice lunga: il ragazzo è partito dal ruolo di fluidificante, fino ad arrivare nell’area piccola di Frey. Ieri ha subito un brutto infortunio che lo costringerà a circa due mesi di stop: brutta tegola per il talento dei nostri azzurrini.
Il ragazzo si farà e il trio Enrique-Baldini-Sabatini lo sa bene.

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6 commenti su “Focus: Fabio Borini, the Leopard”

  1. Sì,forse siamo un pò troppo severi con Borini,ma mi sarebbe piaciuto se quest’anno si provava a valorizzare un prodotto del nostro vivaio :personalmente ho molta fiducia in Caprari.

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