Crisi archiviata e vendetta fatta: Cluj-Roma 1-3

Il cerchio si è chiuso, la crisi è finita. La Roma può gridarlo dopo la terza vittoria consecutiva (tra campionato e Champions), arrivata contro la squadra che a settembre aveva aperto la parentesi più nera dell’era Spalletti. I giallorossi sono tornati ai loro livelli e hanno così vendicato con un netto 3-1 l’1-2 con cui il Cluj li punì all’Olimpico nella prima giornata del gruppo A. Quello che adesso vede i romeni ultimi e la Roma incredibilmente prima, con un punto di vantaggio sul Chelsea fermato sul pari dal Bordeaux. Un’altra vittoria sui francesi (già battuti 3-1 all’andata) il 9 dicembre all’Olimpico e per la prima volta la Roma passerebbe agli ottavi di Champions da capolista. Nel frattempo, i giallorossi possono godersi la definitiva rinascita e un super Brighi. C’è il suo marchio nella vittoria in Transilvania. Una doppietta (la sua prima in Europa), inframezzata dal 2-0 di Totti (seconda rete consecutiva per il capitano) e dal gol della speranza di Konè, che è anche il giusto premio per un professionista impeccabile diventato di colpo indispensabile per Spalletti, dopo un anno passato in cerca di un suo spazio. La Champions gli ha regalato una notte da protagonista, speravano di fare lo stesso i romeni ma hanno finito per tradire il loro tecnico, che sognava un bis dell’andata. Il miracolo non si è ripetuto ma il Cluj ha fatto soffrire la Roma pure al Radulescu. Nemmeno l’uno-due Brighi-Totti nei primi 23′ è bastato, infatti, per piegare la squadra di Trombetta, pronta ad approfittare delle incertezze della catena di destra giallorossa e di una difesa troppo bassa, ma non impeccabile nella finalizzazione. Graziata da tanta generosità, la Roma ha chiuso la pratica nella ripresa e da quel momento non c’è stata più partita. Trombetta la comincia presentando la stessa squadra di Roma, con l’eccezione di Panin al posto di Tony in difesa. Spalletti invece cambia modulo (ad albero di Natale) e due pedine rispetto a Lecce: dentro Tonetto, Riise in panchina insieme all’influenzato Vucinic, mentre Perrotta affianca Baptista dietro Totti. La squadra di Trombetta fa capire subito che non intende recitare il ruolo dello sparring partner e al 5′ Doni deve mettere in angolo su Konè. I romeni, pericolosi dalla cintola in su, dietro concedono molto, così all’11’ Perrotta, dimenticato dalla difesa avversaria, arriva prima di Stancioiu su un lancio di Cassetti e serve l’indisturbato Brighi che deve solo spingere il pallone in rete. Lo svantaggio non demoralizza il Cluj che, specie dalla parte di Taddei e Cassetti, buca la Roma, arrivando agevolmente dalle parti di Doni. Trica al 19′ si divora il pareggio, Totti punisce tanto spreco con una perfetta punizione sotto l’incrocio dei pali ma il 2-0 regge appena 7′. Alla mezzora precisa, infatti, Doni riesce solo a respingere una «puntata» di Pereira e Konè di testa dimezza lo svantaggio. Il gol subito non mette un freno alle distrazioni romaniste e al 39′ ancora Konè sbaglia il tap in del possibile pareggio. La ripresa si apre sempre nel segno dell’attaccante della Burkina Faso, che di testa spaventa Doni. Brighi non si accontenta di mettere paura a Stancioiu e al 19′ lo buca con un preciso diagonale. Alla fine ci sarebbe anche l’opportunità di arrotondare ancora di più il risultato con il neo entrato Vucinic, ma può bastare così per questa Roma ritrovata che dopo avere scalato le vette del suo girone di Champions, punta alla rimonta pure in campionato.

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