Urbano Cairo torna sull’argomento De Biasi lanciando l’ormai suo consueto grido di fiducia verso il suo allenatore«Per me non è mai stato in discussione, non ho mai pensato di cambiarlo. Il punto non devo metterlo io, ma chi continua parlare di una cosa che non esiste. Hanno scritto che io avrei incontrato Donadoni che non vedo da un anno e mezzo. Non voglio mettermi a giurare sui figli, però credo che più che dire la realtà, non so cosa dire, non so trovare lo slogan». Il presidente del Torino Urbano Cairo ai microfoni di Sky nel dopo gara Torino-Milan smentisce di aver mai avuto intenzione di esonerare il suo tecnico Gianni De Biasi e di aver contattato l’ex ct della nazionale Roberto Donadoni. Quanto è costato Dzemaili? «Non è costato nulla – ha spiegato Cairo – perchè è un prestito del Bolton. Lo conoscevo dall’anno precedente. Abbiamo fissato il riscatto a 2 milioni. un giocatore di grande qualità, molto giovane, ma con un temperamento notevole, con una buona tecnica e una buona visione di gioco. Tutto è perfettibile, ma ci può dare tanto a centrocampo. Ha fatto bene oggi, ma anche in altre partite». Non le è arrivato alcun «messaggio-insulto» dai tifosi oggi? «Era arrivato dopo la Sampdoria. C’era una sollecitazione dei tifosi a farci sentire. L’ho fatto in quell’occasione, poi non voglio essere troppo invadente. La partita di oggi ha dimostrato un buon carattere da parte nostra. Meritavamo certamente il pareggio, è un risultato giusto per tutti». Sul fallo di mano di Pratali?. «Il braccio è lievemente aperto. Farina era molto vicino, ha potuto valutare la cosa nel modo migliore». Il fallo di mano di Kaladze?. «Sicuramente il braccio è più aperto. Farina era vicino e ha valutato bene. Sinceramente non conosco i particolari del regolamento, ma il braccio sembra molto aperto e sembra essere entrato in contatto con il pallone».