“Io mi sento italiano, i miei figli sono italiani. Sono più italiano di molta altra gente. Io canterò l’inno, a differenza di come faceva Camoranesi. Non dico dove voglio arrivare con questa maglia, per me è già un sogno essere qui: ancora non ci credo. Nel 2006 ho tifato l’Italia con tutta la mia famiglai e sono stato felice della nostra vittoria. Mi ha fatto piacere che il mister abbia parlato bene di me, ma ora guardiamo oltre: sono molto felice di essere qui la prima volta. Se mi daranno la possibilità di farlo, spero di riuscire a dare il mio contributo. Ora sono cresciuto e maturato, riesco a capire meglio le situazioni. Non è che prima non ero bravo ed ora lo sono: ho solamente più continuità. Non sono mai stato egoista. Non credo che Prandelli mi abbia chiamato per caso. E’ un buon segnale, anche se mi ha chiamato d’emergenza. Darò il massimo per convincere Prandelli a convocarmi altre volte. Per ora mi voglio godere questi giorni. Sono arrivato qua da quattro giorni, ancora non ho giocato neanche un minuto. Perchè esulto in quel modo? ovvio, lo faccio in onore di Bati, anche se oggi mi piace molto Higuaín. Di Derby non parlo per ora, lo farò da domenica“.
Pablo Daniel Osvaldo ha parlato in conferenza stampa, a Coverciano.