Fino all’arrivo di Luis Enrique, nessun tecnico aveva creduto che Rosi potesse giocarsi le proprie carte con la maglia Giallorossa. L’asturiano ha messo subito le cose in chiaro, aveva detto a Sabatini di bloccare la sua cessione, che lo voleva provare. Lucho era rimasto colpito dall’intensità con la quale si allenava Rosi, dalla sua muscolatura e dalla sua propensione al sacrificio. E’ passato più di un mese, ed ora Aleandro Rosi è il terzino destro titolare della Roma. L’anno scorso l’ho difeso pubblicamente, chiedendo di dargli una possibilità: sono stato accontentato. Questo ragazzo ha una fisicità impressionante, è un cavallo. Vero, in difesa non è un fenomeno, anzi, ma per questo tipo di calcio è l’ideale: corre tutto il tempo, non si risparmia mai e rimane in campo anche dopo aver botte molto forti (contro il Parma ha finito la partita, ma poi non si è allenato per tre giorni di fila, tanto era il dolore). Si può puntare su di lui, può diventare un ottimo terzino. E‘ sempre stato il brutto anatroccolo, il tifo l’ha sempre criticato…ma chissà, che il nostro caro Rosi non possa diventare un bellissimo cigno?
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