Palermo tiene un tempo poi ci pensa Ibrahimovic a salvare Mourinho

Il Palermo tiene, ma solo un tempo. Ibrahimovic batte due colpi a inizio ripresa e mette al tappeto i rosanero, che raccolgono la quarta sconfitta in sei partite. Prosegue il periodo nero per gli uomini di Ballardini, impantanati in mezzo alla classifica, con una media che però negli ultimi tempi tende alla zona retrocessione. Battere l’Inter era un’impresa troppo ardua per un Palermo volenteroso ma poco pungente. Mourinho si gode l’ennesimo successo e coccola Zlatan, indiavolato e geniale. Niente turnover, nè ritocchi al modulo. Ballardini, nonostante le critiche del presidente Zamparini (stasera in tribuna), presenta la formazione attesa, con l’innesto di Migliaccio al posto dello squalificato Nocerino. In attacco il mister rosanero recupera anche Miccoli, che in settimana era rimasto in dubbio a causa di una botta alla gamba rimediata in allenamento. Overdose di centrali in mezzo al campo per Mourinho (fischiatissimo dal Barbera anche durante il riscaldamento pre-partita), che rinuncia alle ali e presenta la diga Viera- Cambiasso-Zanetti, con Muntari dietro le punte. In attacco la coppia Ibrahimovic-Cruz. Grande colpo d’occhio allo stadio, con il tutto esaurito per la sfida con la capolista. Stracolmo anche il settore ospiti, con tifosi nerazzurri giunti da tutt’Italia. Il pubblico spinge il Palermo, che al 5′ riesce a rendersi pericoloso. Scambio veloce Miccoli-Simplicio. Il tiro del brasiliano, dall’interno dell’area, è però debole. La risposta dell’Inter non si fa attendere e Fontana è bravo ad allontanare la palla sugli sviluppi di due corner consecutivi. Grande occasione però per i rosanero al 12′: su un cross dalla trequarti, sfiorano di testa Migliaccio e Cruz, che rischia l’autorete. Reattivo Julio Cesar, che riesce a deviare in angolo. A sorpresa, è il Palermo a giocare meglio. Ferma a centrocampo le velleità dell’Inter e riparte con Miccoli e Cavani. Ma basta un errore, in questo caso di Cassani, per resuscitare gli uomini di Mourinho. Al 28′ Ibrahimovic raccoglie il regalo del terzino rosanero e si invola sulla sinistra, si accentra, arma il destro e spara forte su Fontana, che riesce a deviare con i piedi. Quando l’Inter non sfonda è però il Palermo a prendere in mano la partita e al 39′ ci prova anche Migliaccio, con un’azione personale e sinistro rasoterra che si spegne tra le mani del portiere nerazzurro. Neanche il tempo di battere il calcio d’inizio del secondo tempo e l’Inter si porta in vantaggio con una magia di Ibrahimovic al 1′. Lo svedese, spostato sulla sinistra dai 35 metri, allunga il pallone un metro più avanti, carica l’esterno destro che diventa un siluro imparabile per Fontana. Palo interno e palla in rete. Attoniti i giocatori rosanero, colpiti a freddo. Il Palermo si disunisce e l’Inter sale in cattedra. I nerazzurri sfiorano il raddoppio a ripetizione. Prima è Viera a divorarsi una grande occasione all’8, colpendo di testa da solo all’altezza del dischetto: ma incrocia troppo la mira e la palla finisce fuori. Poi Ibrahimovic semina il panico nell’area rosanero al 10′, salta un uomo e tira sul primo palo. Fontana respinge in angolo con qualche apprensione. Anche Carrozzieri mette in difficoltà l’estremo difensore rosa, spizzicando di testa un cross e la palla finisce per scavalcare Fontana e sfiora il palo. La reazione del Palermo è tutta in un destro da fuori di Cavani che si alza sopra la traversa. Ma la speranza dura poco, il tempo che l’Inter guadagni una punizione dalla lunetta al 17′. Per Ibra è come un calcio di rigore. Bomba che viaggia a oltre cento all’ora (per l’esattezza, 124 km/h), la barriera si apre e la palla si insacca alle spalle di Fontana. Il Palermo si affanna, si sbilancia, ma non riesce a riaprire il match. Per i nerazzurri potrebbe così prospettarsi la goleada, più volte sfiorata con altri due tiri del bomber svedese al 29′ e al 36′, intervallati dalla conclusione di Cambiasso che lambisce il palo. Nel recupero, ancora Ibrahimovic cerca di infierire con un altro destro al veleno, su cui Fontana riesce a mettere una pezza. Il Palermo non tocca più palla e l’Inter riacciuffa la vetta solitaria.

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