Mi dispiace per il nostro Erik, che dopo aver portato avanti l’Argentina a suon di giocate e con la sola forza delle proprie spalle, deve fare i bagagli e tornare a casa. Forse in Argentina, ha ancora delle vacanze. Forse a Roma, deciderà il ragazzo. La cosa è certa è che per almeno un preliminare ci dovrebbe essere, quello di ritorno. Vederlo all’andata è possibile, ma credo che il ragazzo debba riposare un po’. Al River Plate era lui a guidare la squadra, il più piccolo. Nella sua nazionale lo stesso: tutte le azioni passavano per lui, tutti i calci piazzati. Visibilmente stanco e leggermente infortunato alla caviglia ieri ha voluto giocare per forza, segnando anche uno dei rigori finali. Il Portogallo ha vinto ai calci di rigore per 5-4, decisivo l’errore di Tagliafico.
Erik, non essere triste. Roma ti abbraccerà e ti consolerà.